Rosa Bazzi e Olindo Romano sono conosciuti dall’opinione pubblica per l’atroce strage di Erba di cui sono stati gli esecutori senza pietà, nemmeno per un bambino di due anni, l’11 dicembre 2006. Prima di questo tragico evento che ha colpito profondamente l’opinione pubblica, però, avevano una vita più o meno come tante.
Rosa Bazzi, Ad esempio, nasce ad Erba nel 1963. Il suo percorso familiare è particolare. Ultima di tre sorelle, infatti, sembra vivere in un mondo tutto suo fatto di fantasia e giochi solitari. Durante gli anni dell’infanzia non socializza molto con gli altri bambini che tendono a prenderla in giro. Nonostante questo, però, riesce sempre a farsi rispettare.
Problematico è anche il suo rapporto con la scuola. Finita la quinta elementare, infatti, decide di non voler proseguire gli studi. Qualche anno dopo, poi, inizia a lavorare come collaboratrice domestica ed incontra Olindo. Sul loro rapporto si è espressa la madre di Rosa, definendo il genero “un poco di buono” esattamente come lei. Anche la figlia, infatti, è giudicata “piena di veleno”.
Olindo e Rosa, appena sposati, vanno a vivere a Proserpio, un paesino di novecento anime in cui era cresciuto l’uomo, figlio maggiore di quattro fratelli. All’inizio Olindo Romano lavora come autista di mezzi pesanti per poi passare al ruolo di netturbino alla Econord S.p.A. I due sembrano avere caratteri completamente all’opposto. Tanto è chiusa ed astiosa Rosa nei confronti delle persone, tanto lui sembra disposto ad interagire. Almeno così lo ricordano i suoi colleghi e gli amici d’infanzia. Prima dell’arrivo di Rosa, infatti, amava giocare a pallone e rirovarsi con gli altri in piazza.
Nonostante questo, la loro unione sembra essere fin da subito un vero e proprio patto di esclusività contro il resto del mondo. La loro fortezza è la piccola casa in cui vivono in via Diaz ad Erba gestita come una sorta di santuario da Rosa. la donna, infatti la tiene ordinata in modo maniacale. Oltre a questo, poi, impera un silenzio assoluto. Anche la televisione, ad esempio, viene vista solamente nel pomeriggio. In questo senso, dunque, a dettare le regole famigliari è la donna che gestisce la loro quotidianità con un programma che non deve mai essere modificato. A tale proposito, molti esperti hanno tracciato un profilo psicologico di Rosa Bazzi, trovandosi a volte in disaccordo.
Considerati tutti gli elementi del loro passato, era possibile riscontrare in questa coppia una tendenza criminale prima che gli eventi precipitassero? Indubbiante la personalità dominante di Rosa, i suoi eccessi caratteriali e l’abitudine a gestire il marito anche per quanto riguarda la sua famiglia d’origine, avrebbe potuto accedere un campanello d’allarme. D’altronde, però, non è detto che un matrimonio disfunzionale si trasformi necessariamente in atteggiamenti omicidi ai danni di terzi.