Durante il processo a Chiara Petrolini, la 22enne accusata di duplice omicidio premeditato e soppressione dei cadaveri dei suoi due neonati, ha dato vita a momenti di grande commozione e dolore. Stando alla ricostruzione, infatti, la ragazza avrebbe partorito nel 2023 2 nel 2024, per poi seppellire i bambini poco dopo nel giardino di casa a Traverstolo in provincia di Parma..
In particolare a scuotere profondamente l’aula è stata la presentazione della foto scattata dal 118, ritraente uno dei neonati ritrovati senza vita. Fortemente scosso si è mostrato il maresciallo Carlo Salvatore Perri, il primo ad intervenire sul luogo del ritrovamento il 9 agosto 2024. L’uomo ha raccontato il momento del ritrovamento del corpicino, confessando le difficoltà emotive provate, essendo anche lui un padre.
Le indagini successive, poi, hanno portato al ritrovamento di un secondo neonato, sepolto circa un anno e mezzo prima. L’accusa sostiene che la giovane abbia ucciso entrambi i figli subito dopo il parto, e senza aver rivelato le gravidanze ai familiari o all’ex fidanzato Samuel Granelli.

E anche il ragazzo non ha resistito alla visione del cornicino ritrovato, dovendosi lontanare dall’aula in preda all’emozione. Samuel, infatti, è il padre dei bambini, che ha riconosciuto post-mortem chiamandoli Angelo Federico e Domenico Matteo prima di seppellirle in forma privata a marzo 2025.
Chiara Petrolini da parte sua è rientrata in aula solo per il conferimento dell’incarico per la perizia psichiatrica delle dottoresse Marina Carla Verga e Laura Ghiringhelli. Queste, affiancate dai consulenti di parte, dovranno valutare la capacità di intendere e di volere della ragazza al momento dei fatti e, in caso di incapacità, la sua pericolosità sociale. In tutto avranno 90 giorni per completare l’accertamento e saranno chiamate a testimoniare il 2 febbraio 2026.
La Petrolini, poi, ha lasciato definitivamente l’aula, rinunciando a presenziare al resto dell’udienza e facendo ritorno a casa, accompagnata dal padre presente tra il pubblico.