Piero Marrazzo è attualmente caporedattore a disposizione del direttore di Rai News 24. E ricopre questo incarico dal 2020. Da poco, inoltre, ha pubblicato la sua autobiografia, Storia senza eroi, edita da Marsilio, in cui racconta dal suo punto di vista lo scandalo di cui è stato protagonista nell’ottobre del 2009. All’epoca era presidente della Regione Lazio, eletto come indipendente dello schieramento di centrosinistra. Quattro carabinieri infedeli, appartenenti alla Compagnia di Roma Trionfale, poi condannati, lo ricattarono, poiché in possesso di un video compromettente in cui il giornalista e politico era in compagnia di una prostituta transessuale, che riceveva i clienti a via Gradoli.
In una recente intervista al Corriere della Sera ha spiegato:
“Se fossi stato con una prostituta donna e non trans sarebbe stato diverso“.
Marrazzo si dimise, chiudendo di fatto la sua carriera politica. Anche a livello familiare ci furono conseguenze terribili con il divorzio dalla moglie, la giornalista Rai Roberta Serdoz.
“Capisco cosa significa sentirsi un vigliacco: l’ho lasciata inerme e sola, un compagno di vita non può farlo, non deve farlo“.
Fu Silvio Berlusconi ad avvisarlo che in Mondadori avevano messo le mani sul filmato e in qualche modo a prepararlo al caos che sarebbe arrivato. Marrazzo, volto della Rai, grazie al successo del programma Mi manda Rai Tre, condotto dal 1997 al 2004, decise di entrare in politica alle elezioni regionali nel Lazio del 2005. Sconfisse con relativa facilità il presidente uscente di centrodestra Francesco Storace e rimase alla guida della regione fino alle sue dimissioni, nel 2009.
Per la Cassazione Piero Marrazzo fu “vittima predestinata di una imboscata”. E nei suoi confronti non era ravvisabile alcuna responsabilità penale.
Nel 2010 Piero Marrazzo tornò in Rai, prima conducendo il talk show Razza Umana e poi come corrispondente da Gerusalemme. Marrazzo ha tre figlie: Giulia e Diletta, avute dal primo matrimonio con Isolina Fiorucci, e Chiara, avuta dal secondo matrimonio con Roberta Serdoz.