I Campi Flegrei sono una vasta caldera vulcanica, ovvero un’ampia depressione formatasi in seguito a grandi eruzioni esplosive, situata nella regione Campania, a ovest di Napoli. Il nome deriva dal greco “phlegràios”, che significa “ardente”, a indicare la natura vulcanica del territorio. Si tratta di una sorta di supervulcano attivo con un diametro di circa 12-15 km, risultato di eruzioni esplosive avvenute nel corso di migliaia di anni.
L’area dei Campi Flegrei comprende numerose località, tra cui:
- Pozzuoli: una delle zone più soggette al fenomeno del bradisismo.
- Bacoli e Monte di Procida: caratterizzate dalla presenza di laghi vulcanici.
- Quarto: situata ai margini dell’area vulcanica.
- Agnano e Solfatara: con emissioni di gas sulfurei e fumarole.
- Lago d’Averno e Lucrino: bacini di origine vulcanica legati alla mitologia romana.
- Ischia e Procida: anche se non parte della caldera principale, condividono una comune origine vulcanica.
L’alta sismicità della zona è dovuta a diversi fattori legati all’attività vulcanica:
Bradisismo, un fenomeno di sollevamento e abbassamento del suolo causato dall’accumulo o dal rilascio di magma e fluidi sotterranei. Pozzuoli è stata più volte interessata da questo fenomeno, con sollevamenti che hanno raggiunto i 3 metri nel XX secolo.
Movimenti del magma. L’interazione tra il magma e la crosta terrestre genera terremoti frequenti, spesso superficiali.
Pressione dei gas vulcanici. Il rilascio di gas come anidride solforosa e vapore acqueo contribuisce all’instabilità del suolo.

I Campi Flegrei sono sotto stretta sorveglianza da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che monitora le variazioni del suolo, le emissioni di gas e l’attività sismica. Il rischio principale è legato a un’eventuale eruzione, che potrebbe avere impatti devastanti per le aree densamente popolate.
Nelle scorse ore un terremoto di magnitudo 4.4 ha spaventato tutta la popolazione dei Campi Flegrei, facendosi sentire anche a Napoli. L’epicentro è stato localizzato a due chilometri di profondità, in mare, a pochi metri dalla riva di via Napoli, a Pozzuoli.