I caucus, in politica, sono una modalità di selezione utilizzata dai partiti politici statunitensi per la nomina dei propri candidati elettorali; il caucus è concettualmente simile all’istituzione delle “primarie”, nota da tempo anche in Italia, ma ha una struttura abbastanza diversa. Il termine è di origine nativa, dalla lingua Algonquin, e indicava in origine una riunione tra capi tribù.
I caucus sono dei comizi elettorali in forma di dibattito svolti, su base circoscrizionale, in luoghi pubblici, come scuole, palestre o piccole sale comunali, alla presenza di una parte ristretta dell’elettorato che partecipa attivamente al botta e risposta e una volta terminata la discussione, esprime il proprio voto, anonimo, scrivendolo su un foglio di carta. In molti caucus (fa eccezione, nel 2024, il Partito Democratico) l’unico modo per votare è essere presente di persona alla riunione; non è infatti concesso, almeno generalmente, il voto per posta.
Una modalità, quella del voto per corrispondenza, invece ben nota agli elettori delle primarie, che sono delle vere e proprie elezioni, organizzate dallo Stato: il meccanismo di voto è centralizzato, si svolge cioè in un unico luogo, in un momento ben preciso. In previsione delle presidenziali del novembre 2024, 40 stati su 50 ricorreranno al classico metodo delle primarie, mentre Iowa, Idaho, Wyoming (entrambi i partiti), Nevada, Missouri, North Dakota, Alaska, Utah e Hawaii (per il solo Partito Repubblicano) si affideranno ai caucus.