Il Giappone si prepara ad affrontare una nuova, possibile, scossa di terremoto, più intensa rispetto a quella, di magnitudo 7.1 che ha colpito la nazione 8 agosto 2024. Nelle scorse ore le autorità hanno diramato un allerta di sette giorni per un possibile megaterremoto o megasisma. L’allerta potrà essere ritirata o rinnovata al termine della scadenza. Cosa vuol dire megaterremoto? Si tratta di una definizione che in realtà non ha alcuna valenza scientifica, ma che racchiude idealmente i sismi con una magnitudo di almeno 8.5 e oltre. Una possibilità remota. Eppure, negli anni passati i megasismi sono stati comunque una realtà.
Nel 1964, il terremoto dello Stretto di Prince William (Alaska), di magnitudo 9.2 provocò 143 morti. Pochi (ovviamente il termine è improprio) rispetto alle 60.000 vittime del terremoto in Siria e Turchia di magnitudo 8.0 (seguito da una scossa di 7.5) verificatosi a febbraio del 2023. Lo stesso possiamo dire del terremoto più forte mai registrato, a Valdivia in Cile del 1960, con una magnitudo di ben 9.5. I morti furono 3.000 perché la zona era quasi disabitata. Il megasisma nell’Oceano Indiano del 26 dicembre 2004, con magnitudo 9.1, provocò oltre 230.000 morti. Infine, quello del Tōhoku in Giappone (2011) di magnitudo 9,0, connesso all’incidente nucleare di Fukushima, provocò circa 16 mila vittime.
Dove dovrebbe verificarsi il megaterremoto, ora? L’Agenzia meteorologica giapponese (JMA) ha individuato come punto nevralgico la Fossa di Nankai (Nankai Trough). Un punto a sud dell’isola di Honshu. Si tratta di una fossa lunga quasi 1.000 chilometri, al di sotto della quale si trova una faglia responsabile di diversi sismi potenti che in passato hanno colpito il Giappone.
Provando a quantificare il pericolo possiamo identificare due livelli di allerta. Quella più bassa, diramata dalla JMA. La più alta è è innescata da terremoti già con magnitudo di almeno 8. Questo implica il fatto che i luoghi preavvisati dovranno essere immediatamente lasciati, con messa in protezione di ammalati e soggetti fragili.
Il megaterremoto non è un’eventualità automatica, tuttavia al momento il rischio è molto alto. E il rischio serve a organizzare un piano specifico di gestione dell’emergenza. Un megaterremoto di magnitudo 9 nella Fossa di Nankai, che si verifica ogni 100 anni, potrebbe causare fino a 224.000 morti (la stima è del 2012). Tuttavia, le vittime potenziali possono scendere dell’80% se si attuano tutte le misure di protezione previste.