Facciamo un po’ di chiarezza, perché da qualche ora non si fa che parlare del divieto di fumo nel Regno Unito come di una decisione che avrà immediate ripercussioni sulla vita di tutti i giorni. Non è esattamente così. Da quando allora questo divieto sarà effettivo? La proposta di legge, che prevede il divieto di vendita (e solo di vendita) di sigarette e sigarette elettroniche ai nati dopo il primo gennaio 2009, ha ottenuto solo il via libera della Camera dei Comuni (tra mille polemiche). Ma per l’approvazione definitiva dovrà ottenere i voti alla Camera dei Lord. E si parla ancora di qualche mese. Tenendo conto che le elezioni generali sono previste nella seconda metà del 2024.
Cosa prevede allora la legge voluta dal primo ministro conservatore Rishi Sunak? In sostanza si punta alla nascita di una generazione smoke-free, senza fumo. Impedendo ai minorenni di accedere al tabacco. Come anticipato, però, si parla di divieto di vendita e non di consumo. I minori potrebbero arrivare alle sigarette in altro modo. Dunque, questo non sarebbe garanzia di nulla. Critiche a Sunak sono arrivate dagli stessi colleghi di partito come l’ex premier Liz Truss che ha parlato di limitazione alle libertà personali. O a Boris Johnson che ha definito la legge “Semplicemente folle“. Chiosando con una battuta: “Churchill vinse la guerra col sigaro in bocca“.
Il governo ha dichiarato che il fumo non sarà criminalizzato e che i cambiamenti graduali significano che a chiunque possa acquistare legalmente sigarette ora non sarà impedito di farlo in futuro.
Nel Regno Unito il numero di fumatori è dimonuito, ma sono ancora 6,4 milioni le persone che amano le sigarette. Il fumo causa circa 80.000 decessi all’anno. Ed è la prima causa prevenibile di morte, disabilità e cattiva salute.
According to the World Health Organisation, global tobacco use is on the decline, despite the industry’s efforts to jeopardize progress.
However, the WHO sounded the alarm on children, estimating that at least 37 million children aged 13-15 currently use some form of tobacco. pic.twitter.com/ufTJt8inNm
— euronews (@euronews) January 17, 2024
E in Italia?
Negli ultimi anni sono stati presi numerosi provvedimenti che cercano di limitare il fumo soprattutto in zone pubbliche. Qualche giorno fa, a Torino il Consiglio Comunale ha introdotto la distanza di cortesia, 5 metri, per fumare all’aperto. Non si potrà fumare all’aperto in presenza di bambini o di donne in gravidanza. O appunto a una distanza inferiore di cinque metri da altre persone, senza il loro consenso esplicito.
A Milano dal 1 gennaio 2025 si potranno accendere le sigarette solo nei luoghi in cui “sia possibile rispettare la distanza di almeno 10 metri da altre persone“. Limite che riguarderà solo solo sigarette, sigari e pipe e non le sigarette elettroniche.