Due giovani ebrei ortodossi hanno sputato ieri contro un prete cristiano, l’abate Nikodemus Schnabel, che stava camminando vicino al Muro del Pianto, nella Città Vecchia a Gerusalemme. I ragazzi si sono avvicinati prima con fare minaccioso al sacerdote, accompagnato da un’amica giornalista che ha ripreso tutto con il cellulare. Poi hanno sputato in terra e rivolgendosi all’uomo hanno offeso la religione cristiana dicendo: “F***ing Yeshu“. Il prete di nazionalità tedesca non ha risposto alle provocazioni. Anzi, ha parlato con gli aggressori con tono calmo, specificando che non avevano alcun diritto di toccarlo. I due molestatori sono stati fermati dalla polizia.
Ieri, #Gerusalemme Est occupata: due giovani ebrei aggrediscono il superiore generale dei monaci benedettini in Terra Santa, padre Nicodemus Schnabel, insultando Gesù Cristo pic.twitter.com/QPbJfBNBIM
— Marco Da Pozzo (@marcodpIII) February 4, 2024
La condanna dell’episodio è arrivata sia dal governo israeliano che da parte dell’Autorità Nazionale Palestinese, secondo cui si continua a seminare odio. A rendere noto l’accaduto è stato Wadie Abunassar, portavoce dell’Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa, con un durissimo comunicato. “È vergognoso quello che è accaduto. Questi crimini determinano un senso di insicurezza dei cristiani in tutta la Terra Santa e in particolare a Gerusalemme“, si legge nella nota.
Abunassar ha poi rimarcato l’importanza di una presa di posizione forte da parte dei leader politici e religiosi di Israele. Nonché dell’immediata reazione delle forze dell’ordine, non sempre attive in episodi analoghi, negli anni passati.
A nome di Israele si è espresso il ministro degli Esteri, Israel Katz. “Sotto il governo dello Stato di Israele, tutti i membri delle religioni potranno godere di completa libertà di culto, come mai prima d’ora. Come ha detto il profeta: ‘perché la mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni’“, ha detto. Già lo scorso 4 ottobre, alcuni ebrei ortodossi hanno rivolto ingiurie e sputi ai cristiani prima della Marcia per la Festa dei Tabernacoli.