Per partecipare al processo per una causa intentata dal Codacons, Fedez si è affidato oggi a Roberta Petrelluzzi invocando il potere (metaforico) di Un giorno in pretura. Con una storia pubblicata questa mattina sul suo profilo, il rapper ha annunciato la sua trasferta a Roma. Fatta non per motivi piacevoli. “Un giorno in pretura, proteggimi“, scrive su una foto in cui mostra il dito medio, aggiungendo “Direzione Roma per l’ennesimo processo inutile contro quella associazione inutile“. Fedez, infatti, è atteso per una deposizione davanti al giudice per l’udienza preliminare, che dovrà decidere se mandarlo o meno a processo dopo la denuncia per calunnia presentata dall’associazione dei consumatori.
Le storie proseguono poi con battute di vario tipo sempre indirizzate con il presidente del Codacons, Carlo Rienzi che, secondo Fedez, sarebbe geloso dei suoi addominali. Mostrati con precisione (così come cover del cellulare con Silvio Berlusconi che fa le corna)
Qual è però il motivo del contendere? Tutto risale a un caso del 2020, quando Fedez, durante un episodio del podcast Muschio Selvaggio, denuncia il Codacons per aver pubblicato un banner ingannevole sul suo sito, durante la pandemia.
“Questi hanno fatto una roba durante la pandemia. Un banner con scritto ‘Dona per il Coronavirus’. Al Codacons. Ovviamente, una cosa così lascia intendere che se tu doni i soldi a loro, loro avrebbero fatto qualcosa di concreto sul coronavirus. In realtà, tu donavi i soldi a loro e il Codacons non si occupa di sanità. Ho detto che quantomeno è torbido“, ha spiegato Fedez motivano la sua denuncia. Le accuse sono state però archiviate. E il Codacons, a questo punto, ha controdenunciato il rapper per calunnia.
Il PM ha chiesto il non luogo a procedere per Fedez.