Jeffrey Dahmer è il serial killer responsabile di diciassette omicidi, conosciuto come il cannibale di Milwaukee. Poco prima del suo arresto, l’uomo aveva iniziato a progettare un altare con i resti delle sue vittime. Il killer, condannato a 957 anni di prigione, fu ucciso il 28 novembre 1994 da un altro detenuto.
Il serial killer è stato arrestato il 22 luglio 1991. Lo schizzo dell’altare diffuso dalle autorità, è datato 14 novembre 1991, quindi è successivo al suo arresto, ma il progetto è antecedente. Jeffrey Dahmer, attraverso quelle immagini, ha raccontato che voleva voleva costruire un altare nel suo appartamento, lo stesso dove la polizia trovò numerosi resti di cadaveri conservati nel frigorifero e sotto formaldeide e, tra le altre cose, anche due cuori umani avvolti in sacchetti di plastica.
L’altare, disse Jeffrey “Doveva essere un luogo dove poter raccogliere i miei pensieri, dove poter alimentare la mia ossessione”. Nell’immagine si vede un tavolo su cui ci sono dieci teschi delle sue vittime. Cinque a destra e cinque a sinistra e due bastoncini d’incenso. Agli estremi dell’altare ci sono due scheletri. Al muro è affisso un quadro e, inoltre, si vede una finestra con delle tende. Dal soffitto pende un lampadario.
Jeffrey Dahmer avrebbe voluto acquistare anche una grande sedia nera, come quella di Darth Vader, che sarebbe stato il simbolo della suo potere. Secondo gli psicologi che analizzarono il disegno, l’altare era un tentativo di crearsi una sua dimensione, una realtà parallela, fuori da un mondo in cui si sentiva un ospite indesiderato e di cui non faceva parte. Al link che segue potete leggere un profilo psicologico completo di Jeffrey Dahmer.