Se non si stesse discutendo da giorni dello stato di salute del presidente americano Joe Biden, ci sarebbe solo da sorridere dei suoi due lapsus di ieri. Il primo, e più vistoso, quando, al termine del vertice NATO di Washington, ha presentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky come Putin. A molti osservatori, invece, è sembrato l’ennesimo campanello d’allarme che dimostra quanto sia necessario per il capo della Casa Bianca fare un passo indietro. E lasciare che sia un altro candidato ad affrontare Trump alle presidenziali di novembre.
Introducendo Zelensky, Biden ha detto:
“Voglio che salutiate il presidente dell’Ucraina, che ha tanto coraggio e quanto determinazione. Signore e signori, il presidente Putin!“
Il timido applauso ha rotto un’atmosfera glaciale, ma Biden, accortosi dell’errore, ha provato subito a riderci su.
“Sono talmente concentrato a combattere Putin che dobbiamo preoccuparcene in qualche modo“, ha detto rivolgendosi a Zelensky che sorridente ha risposto: “Sono meglio!“.
Poi, è arrivata la seconda gaffe di serata, quando, rivolgendosi alla vice-presidente Kamala Harris l’ha presentata come “Vice-presidente Trump“. Incassando i complimenti, si fa per dire, dello stesso Trump che ha detto: “Bravo Joe! Ottimo lavoro!“.
Come scritto, la preoccupazione nell’ambiente Dem è altissima. Oltre l’ex speaker della camera Nancy Pelosi e alla star di Hollywood George Clooney, sarebbero diciassette i deputati e un senatore che premono affinché Biden si ritiri dalle presidenziali. Qualche giorno fa si era parlato anche dell’ipotesi delle Blitz Primary, delle super primarie per trovare in poco tempo il candidato più adatto.