Una Ferrari completamente elettrica non c’era mai stata. Ibride sì, persino un Suv, ma un modello a batteria mai. Almeno fino ad oggi. Nel quartier generale di Maranello, durante il Capital Markets Day del 9 ottobre, infatti, la Casa del Cavallino ha svelato i dettagli della sua prima vettura elettrica, chiamata per ora semplicemente Elettrica, mostrando alla stampa internazionale il telaio motorizzato e le tecnologie che la caratterizzeranno. La presentazione ufficiale del modello definitivo è prevista per la primavera del 2026. Ma cosa si sa ad oggi di questa novità?
La nuova Ferrari Elettrica sarà assemblata nell’e-building, il nuovo stabilimento produttivo all’interno del complesso di Maranello, noto per una particolare efficienza energetica. A caratterizzare questo modello, poi, una curiosità significativa: circa il 60% dell’energia generata durante le prove a banco dei powertrain viene recuperata e reimmessa nella rete. La struttura, inoltre, si distingue anche per i punti luce naturali, le piante e la grande ariosità, elementi pensati per favorire il benessere degli operai.

Secondo l’ingegner Gianmaria Fulgenzi, Chief Product Development Officer, però, la vettura non sarà una supercar ma avrà un’impostazione da crossover, con uno sbalzo anteriore molto corto e una grande abitabilità interna favorita dal generoso interasse di 296 centimetri. La configurazione, infatti, prevede quattro posti e quattro porte, in continuità con la Purosangue, da cui eredita una versione evoluta delle sospensioni attive a 48 volt Multimatic. Ma la vera rivoluzione tecnica sta nell’architettura propulsiva: quattro motori elettrici, due per asse, che gestiranno singolarmente la coppia e la potenza di ogni ruota secondo logiche di full torque vectoring. La potenza complessiva supererà i 1000 cavalli.
Per realizzare questa vettura, Ferrari ha brevettato circa 60 soluzioni tecnologiche inedite. Tra queste spicca il design dei rotori di derivazione motorsport, che prevede una superficie di montaggio dei magneti con particolari anelli di carbonio per mantenerli in posizione anche quando il rotore raggiunge velocità di rotazione fino a 25.000 giri al minuto. Questa architettura permette di ridurre a soli 0,5 millimetri la distanza tra rotore e statore, ottimizzando efficienza e potenza grazie a un campo magnetico più favorevole.
Anche il telaio e la scocca rappresentano un’altra innovazione significativa. Per la prima volta, infatti, impiegano il 75% di alluminio riciclato, contribuendo a una riduzione di 6,7 tonnellate di CO2 per ogni vettura prodotta. Trattandosi di un modello elettrico, però, l’attenzione è concentrata sulle caratteristiche della batteria.
Questa ha una capacità di 122 kWh con architettura a 800 volt. Le celle al litio sono fornite dalla coreana SK ma customizzate per Ferrari, mentre il resto dell’accumulatore è interamente ingegnerizzato e costruito a Maranello. La densità energetic’a raggiunge quasi 195 Wh/kg, la più alta tra le vetture elettriche attualmente disponibili. Il sistema di raffreddamento ottimizza distribuzione termica e prestazioni.
Per quanto riguarda le prestazioni e l’autonomia, quando connessa a colonnine ultrafast la Ferrari Elettrica può ricaricare 70 kWh in 20 minuti, mentre l’autonomia omologata dovrebbe superare i 530 chilometri. Tre le modalità di guida previste: Range, Tour e Performance, pensate per impostare la strategia energetica, la potenza disponibile e la trazione, che può essere anche solo posteriore grazie a specifici sincronizzatori che disaccoppiano i semiassi anteriori dai motori elettrici.
Tutte caratteristiche che, come il presidente John Elkann ha dichiarato durante l’apertura del Capital Markets Day, racchiudono lo spirito Ferrari e la volontà di affrontare i cambiamenti tecnologici con ambizione e umiltà, mantenendo i valori di continuità, impegno e soprattutto unicità che caratterizzano il Cavallino Rampante.