Non poteva che essere il Teatro delle Vittorie, forse il luogo che più è stato importante per la sua carriera, ad accogliere il feretro di Pippo Baudo per un ultimo saluto da parte del pubblico. Così è stato stabilito dai vertici Rai in accordo con i suoi famigliari. La camera ardente sarà aperta dalle 10 di domani, lunedì 18 agosto fino alle 20 (salvo prolungarsi per permettere alle persone ancora in fila di accedere). E dalle 9 fino alle 12 di martedì 19 agosto. I funerali si terranno invece nella sua città natale, Militello Val di Catania, il 20 agosto alle ore 16 nella Chiesa di Santa Maria della Stella.

In via Col di Lana, a pochi passi da Viale Mazzini e non lontano dallo Stadio Olimpico, il Teatro delle Vittorie non è solo un luogo fisico: per decenni è stato il cuore pulsante della Rai e del varietà italiano. Aperto nel 1944 dalla compagnia Totò-Anna Magnani e acquisito dalla tv pubblica negli anni Cinquanta, deve proprio a Baudo la sua trasformazione in epicentro televisivo. Fu lui a insistere perché diventasse un teatro di posa, riconoscendone il valore tecnico e logistico.
Da Canzonissima a Studio Uno, da Milleluci a Fantastico (di cui Baudo condusse più edizioni), fino a Scommettiamo che…? con il compianto Fabrizio Frizzi, il Teatro delle Vittorie è stato il palcoscenico dove il sabato sera diventava rito nazionale (l’elenco degli show è in effetti lunghissimo). Non sorprende, dunque, che proprio qui, dove il sipario si aprì infinite volte sul suo sorriso, il pubblico si raccolga per l’ultimo applauso a uno dei grandi della nostra TV.