Negli ultimi giorni si parla di Manuela Bianchi che venerdì 6 ottobre 2023 ha cancellato una serie di post sul suo profilo Facebook, pochi giorno dopo l’omicidio di sua nuora, Pierina Paganelli, uccisa nello stabile a Ca’ Aquabona, in provincia di Rimini, in cui anche Bianchi vive con i suoi familiari. I post, che elenchiamo di seguito, hanno un dettaglio in comune, uno spiccato senso di rivalsa nei confronti di qualcuno, una persona non specificata.
“La maggior parte delle persone vede la nostra reazione una volta arrivati al limite. Ma non vedono tutto quello che abbiamo dovuto sopportare prima di scoppiare”
“Amati abbastanza da prendere la decisione… di andartene quando non riceverai più il rispetto che meriti”
“A volte passa per cattivo chi, semplicemente, ha sopportato tanto ed ha finito la pazienza”
“Non capisco come le persone stiano bene con se stesse sapendo di aver distrutto emotivamente qualcuno”
È doveroso specificare che molte persone scrivono post di questo tenore, semplicemente come uno sfogo forse un po’ discutibile, ma senza aver intenzione di uccidere qualcuno. Inoltre, attualmente Manuela Bianchi non è indagata per l’omicidio di Pierina Paganelli, ma il suo ruolo nella vicenda presenta numerosi elementi d’interesse investigativo. Innanzitutto è stata proprio Bianchi a trovare il corpo della nuora nel palazzo, la mattina successiva al delitto. Suo marito è Giuliano Saponi, che a giugno è rimasto coinvolto in uno strano incidente stradale in cui stava per perdere la vita e dal quale non si è ancora ripreso, visto che è tuttora ricoverato. La relazione tra i due coniugi però, sarebbe arrivata al capolinea, come ha spiegato il padre di Giuliano (ed ex marito della Paganelli) e lei, come scrive Repubblica, avrebbe avviato una relazione con un altro uomo, un vicino di casa di origine senegalese, anche lui sposato con un’infermiera, che il giorno dopo l’omicidio presentava escoriazioni e tagli sul corpo, causati – sostiene – da una caduta in motorino.
Il padre del marito di Manuela però, pur ribadendo che lei avesse una relazione extraconiugale, smonta le congetture secondo le quali lei potrebbe essere essere l’assassina di Pierina Paganelli. “Manuela è una persona a posto” – ha spiegato l’uomo, sottolineando che il figlio è affetto da una malattia genetica e Manuela lo ha aiutato e sostenuto. Lei, Manuela, al momento evita i confronti con i media. Se il suocero di Manuela si dice convinto che il delitto non sia maturato nell’ambiente familiare, la criminologa Roberta Bruzzone è di diverso avviso e anzi, ribadisce che secondo lei l’incidente di Giuliano Saponi e l’omicidio di Pierina siano collegati.
“Vivo un momento di dolore estremo noi familiari temiamo per la nostra incolumità, preferiamo non parlare”
Gli inquirenti hanno perquisito la casa di Manuela Bianchi e di suo fratello Loris, così come quella del padre dei Bianchi, consuocero di Pierina. Gli investigatori hanno voluto ascoltare sia Manuela – per molte ore – che suo marito, in ospedale, e la loro figlia, una ragazza sedicenne che era molto legata a sua nonna. I media hanno sottolineato che la ragazza avrebbe potuto trovarsi faccia a faccia con l’assassino, visto che spesso seguiva la nonna nelle riunioni di preghiera dei Testimoni di Geova. Altri hanno sottolineato che l’assassino conosceva molto bene le abitudini di Paganelli, che aveva molti impegni ed era ancora molto attiva, nonostante l’età, ma era anche precisa e abitudinaria nel quotidiano.