Prima di diventare il simbolo dell’astrofisica italiana, Margherita Hack è stata una promettente atleta presso la società Giglio Rosso di Firenze, tra il 1940 e il 1945; specializzata nel salto in alto, la giovane stabilì anche alcuni primati italiani, prima che l’ombra sempre più imponente della Seconda Guerra Mondiale ponesse fine alle sue velleità.
Margherita Hack atleta [Sport Memory]Margherita Hack atleta [Sport Memory]Margherita Hack atleta [Sport Memory]Inizialmente affiliata al GUF (Gruppo Universitario Fiorentino), la giovane si allenava, nei ritagli di tempo, sui campi della succitata società fiorentina. Nel 1940, la prima competizione ufficiale, gli assoluti femminili a Firenze, dove ottenne un 1,35 nel salto in alto; dell’anno successivo la partecipazione agli assoluti di Modena (anche con concorrenti maschi), che le portarono un settimo posto nell’alto (1,40) e un nono nel lungo (4,70); risultati certo mediocri contrappesati dalla doppia vittoria conseguita ai Campionati Littoriali, manifestazione propagandistica organizzata dal Partito Fascista, Nel 1942 arriva un’altra doppia vittoria nell’alto ai campionati femminili di prima divisione a Pisa, nell’alto (1,50) e nel lungo (5,10).
Fascista fino all’età di 16 anni, Hack avrebbe abbracciato l’antifascismo, dopo la promulgazione delle leggi razziali “per un senso di giustizia e di rispetto della persona”.