Il patrimonio di Matteo Messina Denaro ammonta a circa 4 miliardi di euro tra soldi, case e opere d’arte, imprese e molto altro ancora. Il noto boss mafioso, arrestato da poco tempo, fa discutere per gli averi raccolti durante la sua lunga attività malavitosa.
Il Sole 24 ore parla di una stima, fatta probabilmente per difetto, del patrimonio sequestrato al prestanome del boss catturato dopo ben trent’anni di latitanza. In merito a quanto ritrovato appartenente al boss si parla di grande distribuzione commerciale, immobili, villaggi turistici, impianti eolici e opere d’arte ottenute grazie a Giovanni Franco Becchina tacciato da alcuni pentiti di essere ricettatore di reperti archeologici per la famiglia di Messina Denaro.
Gli inquirenti sono partiti da ciò che indossava il boss al momento dell’arresto, tra i preziosi aveva al polso un orologio da 30mila euro. Da lì è iniziata una caccia a informazioni che riconducessero agli averi di Messina Denaro e ci si è trovati di fronte anche a personaggi con grandi ricchezze che erano di fatto dei prestanome del boss. Tra questi emerge il nome di Giuseppe Grigoli, condannato per essere un braccio imprenditoriale della famiglia del boss, a cui sono stati sequestrati 700 milioni di euro. Grigoli era il proprietario di una catena di supermercati targata Despar. Al re dei supermercati, da anni al servizio di Matteo Messina Denaro, sono stati sequestrati anche 220 fabbricati, 133 appezzamenti di terreno e ben 12 società. E chissà quanto altro ancora dovrà emergere sul patrimonio del boss.