Monica Lewinsky ha compiuto cinquant’anni e oggi è una donna molto diversa dalla giovane ragazza appena laureata che rimase coinvolta nel sexgate più famoso della storia moderna. Nonostante le tante difficoltà incontrate nel corso degli anni a causa di una reputazione distrutta, la Lewinsky è riuscita a ricostruirsi ed oggi è un’autrice televisiva, una speaker di eventi e la collaboratrice di diverse testate. E di recente l’abbiamo vista anche nei panni di modella per il brand Reformation. Non si è mai sposata, pur frequentando delle persone, e non ha mai avuto figli.
Ultimamente, poi, si è trovata anche al centro della serie tv Impeachment: American Crime Story, diretta da Ryan Murphy. Il progetto, in particolare, l’ha vista coinvolta non solo come parte interessata degli eventi ma anche come co-sceneggiatrice. In questo modo, dunque, Monica ha riportato indietro l’orologio agli anni Novanta, al tipo di atmosfera politica vissuta e, soprattutto, a quelli eventi privati che avrebbero potuto costare a Bill Clinton, allora presidente USA, la rielezione.
A pagare il prezzo più alto, però, è stata lei. La storia, simbolo di una relazione extraconiugale tutta da condannare per il benpensante popolo americano, l’ha messa al centro di critiche e, soprattutto, di diverse forme di bullismo. Per un Presidente ed un uomo condonato pubblicamente dalla moglie, infatti, c’è stata una ragazza a cui non è stato perdonato un errore e, soprattutto, la sua normalità estetica. La Lewinsky, infatti, non ha mai vestito i panni della femme fatale e della seduttrice, attirando su di sé non poche critiche estetiche che oggi sarebbero definite body shaming. Tutto questo, però, ha costituito un’esperienza di cui ha fatto tesoro è che ha trasformato, nel 2021, in un documentario sulla cancel culture e il public shaming intitolato 15 minutes of shame.
“Una cosa che tutti abbiamo in comune è che tutti facciamo errori. È inevitabile. Prendete confidenza con l’Arte di fare Errori.”
Sulla sua vita privata, Monica mantiene il più stretto riserbo: “Penso che se c’è qualcuno che ha diritto di tenere privata la sua vita sentimentale, quella sono io. Le mie relazioni sono molto importanti per me, anche quelle poche che si sono rivellate meno importanti. Ho imparato tanto. Vedo persone. Non sono sposata ancora. Non so se accadrà mai, e adesso tendo ad accettarlo più di quanto facessi prima”