Pablo Escobar è morto il 2 dicembre 1993 a causa di colpi di arma da fuoco sparati dalla polizia che tentò di catturarlo rincorrendolo sui tetti di Medellin. Escobar fu colpito ad una gamba e al busto, ma il colpo fatale fu quello che lo raggiunse alla testa. I familiari del narcotrafficante sostennero che il colpo alla testa se l’era sparato lui, nel tentativo di togliersi la vita prima di essere catturato.
Quella contro Escobar fu una vera e propria guerra al narcotraffico. Il giorno della sua morte il Bloque de Busqueda, una squadra colombiana di sorveglianza elettronica, utilizzò la tecnologia della triangolazione radio fornita direttamente dagli Stati Uniti per catturarlo. Grazie a questa strumentazione il criminale fu localizzato e circondato a Medellin in un quartiere borghese dove era insieme alla sua guardia del corpo El Limon Alvaro de Jesus Agudelo. I due provarono la fuga per i tetti, ma furono raggiunti e uccisi dalla polizia.
Pablo Escobar fu colpito da spari prima alla gamba e al busto, ma la causa della sua morte fu un colpo fatale alla testa. Rimane mistero attorno a questo decesso perché i parenti dell’uomo sostennero che gli spari al cranio di Escobar fossero stati inferti da lui stesso che prima di farsi uccidere dalla polizia preferì mettere termine alla sua vita. Sulla storia del narcotrafficante sono stati scritti molti libri e girati diversi film e anche serie che hanno avuto successo in tutto il mondo.