Quando Robbie Williams ha annunciato che sarebbe stato rappresentato come una scimmia digitale nel suo film autobiografico Better Man, la scelta ha destato curiosità e perplessità. Questo approccio creativo, voluto dal regista Michael Gracey, rappresenta simbolicamente come Robbie si vede: una “scimmia da spettacolo”. Un’immagine che incarna il senso di alienazione e auto-giudizio che ha caratterizzato la sua carriera. Il biopic, che mescola musical e introspezione psicologica, offre una visione senza filtri della vita del cantante, esplorando i suoi successi, le sue lotte personali e la sua complessa relazione con sé stesso e gli altri.
Il film ripercorre la carriera di Robbie, dagli esordi con i Take That alla sua ascesa come solista, passando per battaglie contro dipendenze e depressione. Diretto da Michael Gracey, già noto per The Greatest Showman, Better Man non è solo un resoconto cronologico, ma un viaggio emozionale che utilizza la CGI per rappresentare il cantante in modo innovativo. Gracey ha spiegato che Robbie ha spesso descritto sé stesso come una scimmia da spettacolo, un’immagine che ha ispirato l’uso della CGI per incarnare il personaggio in modo più fedele rispetto a un tradizionale attore umano.
La scelta di rendere Robbie una scimmia ha comportato sfide tecniche e costi elevati, ma ha anche ampliato le possibilità narrative del film. La CGI consente di alternare realtà e fantasia, come nella scena ambientata a Knebworth, dove una folla di 125.000 fan si trasforma in scimmie che si scontrano in un’epica rappresentazione dei conflitti interiori del cantante. Anche se Robbie aveva inizialmente considerato di interpretare sé stesso, ha rinunciato al ruolo per non allontanarsi dalla famiglia, delegando la parte all’attore britannico Jonno Davies, il cui corpo è stato poi digitalmente sostituito.
Le canzoni iconiche di Robbie, come Angels e Rock DJ, sono state riarrangiate per il film, che include anche nuovi brani come Forbidden Road. Le sequenze musicali, come quella girata su Regent Street con centinaia di ballerini, e il lavoro del team di effetti visivi Weta Workshop (responsabile di Gollum e Avatar), aggiungono un’impronta spettacolare al progetto.