Li vediamo ogni anno in bella mostra al teatro Ariston, nel bel mezzo del Festival musicale più seguito d’Italia: i fiori di Sanremo hanno ormai una fama tutta loro, tanto da far meritare alla località ligure l’appellativo di città dei fiori. Ma in realtà Sanremo è considerata la città dei fiori perché è ricca di serre e coltivazioni e perché la floricultura è l’attività economica principale di questo luogo bagnato dal mare.
Nel 2023 l’indotto creato dalla vendita dei fiori ha portato, a Sanremo, un incasso di 60 milioni di euro. Ma tutta la Liguria è ai massimi livelli quando si parla di fiori e piante. Essa è la principale regione italiana nella produzione di piante e fiori. Il 30% del volume produttivo di tutto il florovivaismo nazionale, passa da qui.
I fiori coltivati a Sanremo vengono esportati in tutta Italia e all’estero, dove sono noti per la loro bellezza. Cosa rende Sanremo così adatta a un’attività commerciale così importante? Sicuramente le condizioni geografiche della città che è la punta di diamante della cosiddetta Riviera dei Fiori, quel tratto di costa ligure che appartiene alla Riviera Ligure di Ponente, di cui fanno parte anche Apricale, Pieve di Teco, Pigna, Taggia e Dolceacqua.
Le spiagge sabbiose di Sanremo e i tratti rocciosi si sposano a un entroterra collinoso. Il resto lo fanno le temperature miti e il clima poco piovoso e molto soleggiato della costa. Condizioni favorevoli che portano quindi a un’elevata produzione di fiori che anche quest’anno ritroveremo nelle scenografie del Festival.