Può una semplice foto dimostrare che un bambino è predestinato alla grandezza sportiva? Sì, se è lo scatto che ritrae sua maestà Leo Messi mentre fa il bagnetto a un bebè paffuto. E se il bambino in questione è Lamine Yamal, 17 anni il prossimo 13 luglio, stella assoluta della nazionale spagnola.
E autore del gol (e che gol) che ha regalato la vittoria sulla Francia e la finale degli Europei di Calcio 2024 in Germania. Una rete che gli ha fatto anche conquistare il titolo di più giovane marcatore nella storia delle fasi finali dell’Europeo. Insomma, di un calciatore del genere sentiremo parlare a lungo.
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Com’è nata quella foto? Dicembre, 2007. Il quotidiano spagnolo Sport organizza un servizio fotografico per un calendario di beneficenza, i cui proventi sarebbero andati all’UNICEF, all’epoca sponsor del Barcellona. Messi aveva appena vent’anni ed era già un fenomeno con i blaugrana. Attraverso l’UNICEF si reclutarono famiglie in qualche modo già conosciute dall’ente per questioni assistenziali.
Tra queste, anche la famiglia Yamal, che allora viveva Rocafonda, un quartiere difficile di Matarò, area della grande Barcellona. Furono sorteggiati per fare le foto al Camp Nou, la casa del Barça. Quante possibilità c’erano che la dea bendata andasse a pizzicare proprio il bambino che il 9 luglio 2024 avrebbe portato le Furie Rosse in finale agli Europei.
Ma torniamo alla foto perché di lì a poco Yamal sarebbe entrato nella cantera azulgrana conquistando una maglia da titolare in tempi record, anticipazione del passaggio in nazionale. Oggi, 14 anni dopo, UNICEF ha reinviato la foto ai genitori della sua mailing list, tra questi anche Mounir Nasraoui, padre di Lamine, che l’ha postata su Instagram. Con una frase inequivocabile: “L’inizio di due leggende“. Di fatto, confermando l’autenticità di uno scatto che poteva far pensare a qualcosa di costruito ad arte.
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Nel frattempo, altri dettagli succosi si aggiungono alla storia. Il fotografo, Joan Monfort, andando a scovare nelle foto del servizio ha ricordato di aver suggerito a Messi di usare una paperella di gomma per calmare Lamine e così fece. In un’intervista a The Athletic, riportata da Nss Sport, Monfort ha spiegato:
“È stata una foto difficile da scattare, possiamo dire che ho sudato sangue per scattarla. È qualcosa di incredibile. All’epoca, nessuno poteva immaginare che questo bambino sarebbe diventato quello che è ora – e non si poteva nemmeno sapere che Messi sarebbe diventato quello che è diventato. Una possibilità su un milione che possa accadere“.
Ed è accaduto.