Gianluca Soncin è l’uomo che la sera del 14 ottobre 2025 ha ucciso la sua ex fidanzata Pamela Genini, 29 anni, nella sua abitazione di Milano. L’omicidio, avvenuto con 24 coltellate, ha scosso l’intera città e ha portato alla luce la figura controversa di un uomo descritto dai vicini come silenzioso e riservato, ma con un passato che nasconde ombre inquietanti.
Secondo quanto emerso dalle indagini, Soncin si sarebbe presentato all’abitazione della giovane donna con un grosso coltello già in suo possesso, elemento che ha portato gli inquirenti a contestargli l’aggravante della premeditazione

Imprenditore e proveniente da una famiglia benestante, Soncin viene descritto da chi lo conosceva come una persona di poche parole, chiusa e poco incline alle relazioni sociali. Un profilo in netto contrasto con quello di Pamela, ragazza solare, gentile ed educata, sempre accompagnata dalla sua cagnolina Bianca, un Chihuahua a cui era legatissima. Nel passato della coppia non risultavano denunce formali, solo un intervento delle forze dell’ordine per una lite domestica che non aveva mai portato a una querela.
Ma chi è davvero Gianluca Soncin? Nato a Biella 52 anni fa, il suo nome non era sconosciuto alle autorità. Circa 15 anni fa, l’imprenditore era finito al centro di un’operazione della Guardia di Finanza di Palermo che aveva smantellato una presunta organizzazione criminale attiva tra Germania e Italia. L’inchiesta riguardava una complessa frode nel commercio di auto di lusso vendute a prezzi stracciati attraverso un sistema di false fatturazioni.
Secondo le accuse, l’organizzazione avrebbe evaso imposte per un totale di 6,5 milioni di euro attraverso operazioni mai realmente avvenute. Le auto di lusso venivano consegnate ai reali acquirenti italiani, tutti imprenditori del settore, mentre sulla carta risultavano importate da società fittizie. Tra queste figurava una ditta aperta a Geraci Siculo, in provincia di Palermo. Nel corso di quella operazione, un uomo di Petralia Sottana finì in carcere, mentre per un altro scattarono gli arresti domiciliari.
Questo passato giudiziario getta una luce nuova sulla figura di Soncin, delineando un profilo complesso: un uomo capace di muoversi in contesti economici sofisticati, ma anche coinvolto in attività illecite. Un doppio volto che ora si manifesta nella sua forma più tragica e violenta con il femminicidio di Pamela Genini.