Per la prima volta nel corso del suo pontificato, Papa Leone XIV ha fatto visita al Quirinale, per un incontro ufficiale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, suggellando un legame “imprescindibile”, come lo ha definito il Capo dello Stato.
L’arrivo del Pontefice è stato accompagnato dal picchetto d’onore e dall’esecuzione dell’Inno nazionale, con la sobrietà e la solennità che caratterizzano le grandi occasioni istituzionali. Mattarella, poi, ha accolto il Papa con parole di cortesia e di richiamo alla storia condivisa:
È un privilegio e motivo di grande emozione accoglierla al Quirinale, un palazzo che è testimone di una parte importante della storia del Papato e dell’Italia
Il Presidente, inoltre, ha colto l’occasione per lanciare un monito, riferendosi allo scenario internazionale e ai conflitti in corso:
Viviamo tempi difficili. La logica del più forte e delle armi sembrano prevalere. Le dignità e i diritti dei singoli e di popoli sono calpestati. L’attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e la reazione ha superato non solo i criteri di proporzionalità, ma anche i confini dell’umanità.

Secondo il Capo dello Stato, dunque, il cessate il fuoco a Gaza rappresenta l’avvio di una fase per porre rimedio a una popolazione civile così provata. Anche i temi sociali e umanitari hanno preso spazio nel discorso di Mattarella. Il capo dello Stato ha ricordato che la protezione delle persone vulnerabili, dei profughi, dei migranti che cercano un futuro, è un dovere che interpella le coscienze e le istituzioni.
Dal canto suo, Papa Leone XIV ha risposto con toni consoni alla cornice istituzionale ma mantenendo il peso morale e spirituale del suo ruolo. Ha parlato del vincolo storico e culturale che unisce la Sede di Pietro al popolo italiano, sottolineando che la visita intende rinnovare quel legame profondo. Un concetto sul quale ha insistito anche da vescovo di Roma e primate d’Italia.
Dopo i discorsi ufficiali, poi, si è svolto un colloquio privato di circa quaranta minuti tra il Papa e Mattarella, al termine del quale è avvenuto lo scambio di doni simbolici: il Pontefice ha ricevuto un mosaico del Colosseo, mentre il Presidente un’incisione seicentesca.
Questa visita, comunque, assume una valenza più ampia del semplice gesto diplomatico. In un momento segnato da crisi internazionali, tensioni sociali e flussi migratori, l’appuntamento al Quirinale diventa un segnale politico e morale. Il gesto di Papa Leone XIV è interpretato come un rafforzamento della cooperazione Italia–Santa Sede, e un’assunzione di responsabilità condivisa su temi cruciali per l’umanità contemporanea.