Prima la notizia, poi la questione legale. Un uomo di 51 anni di Napoli, in trasferta a Roma, ha vinto ben 88 milioni di euro al Superenalotto. Peccato che la moglie, che tempo fa ha chiesto la separazione legale a causa di un tradimento, si sia affidata agli avvocati per richiedere metà della somma. Il motivo? I soldi le spettano di diritto poiché il matrimonio è stato contratto in regime di comunione dei beni. L’uomo, inoltre, aveva nascosto la vincita, scoperta dalla ex solo attraverso uno scambio dei messaggi tra il diretto interessato e la sorella. Cosa prevede la legge in questo caso?
Se la vincita è stata ottenuta quando i coniugi erano ancora sposati e in regime di comunione dei beni, la somma rientra automaticamente nel patrimonio comune e deve essere divisa al 50%. Per la Cassazione, infatti, le vincite delle lotterie e dei giochi nazionali rientrano nella comunione legale dei coniugi anche se la giocata è stata effettuata con il denaro personale di uno solo dei due. Nel caso specifico, la coppia aveva optato, al momento del matrimonio, per il regime della comunione legale, in essere al momento della giocata e della vincita.
Se i coniugi avevano optato per la separazione dei beni, il denaro della vincita appartiene esclusivamente al vincitore. E ancora, se il biglietto vincente è stato acquistato dopo la separazione legale o il divorzio, l’ex coniuge non ha alcun diritto sulla somma.

Ma, anche in caso di separazione dei beni o di vincita successiva al divorzio, l’ex moglie potrebbe avanzare pretese basandosi su altri principi giuridici. Potrebbe, come in effetti sta succedendo, accedere a un assegno di mantenimento. Nel caso l’ex marito sia obbligato a versarlo, l’inaspettata disponibilità economica potrebbe portare a una revisione dell’importo.
Lo studio che assiste la donna, un’estetista di Rovigo, sta in effetti predisponendo in queste ore la richiesta di un mantenimento di cinquemila euro mensili. Oppure, in alternativa, una liquidazione, una tantum, di 44 milioni di euro, ovvero la metà della somma.
Cosa dice la giurisprudenza? In Italia, diverse sentenze hanno trattato casi simili, spesso con esiti variabili in base alle circostanze specifiche. I tribunali tendono a riconoscere il diritto alla divisione della vincita solo se è dimostrabile che il biglietto sia stato acquistato con risorse comuni o durante il matrimonio in regime di comunione. Tuttavia, l’aumento del reddito può giustificare una richiesta di revisione dell’assegno di mantenimento.