Il termine Black Friday, ormai diventato di uso comune, viene tradotto letteralmente come venerdì nero ed ha un significato tutt’altro che negativo: è una giornata in cui negozi e store online applicano forti sconti su molti articoli. Tutto sembra aver avuto inizio da un’idea dei grandi magazzini Macy’s che, nel 1924, idearono una giornata di promozioni per incentivare l’inizio dello shopping natalizio subito dopo la festa del Ringraziamento. L’idea ottenne un grande successo e molti altri negozi la imitarono, contribuendo così a dare forma ad una tradizione. Il vero boom commerciale di questa giornata di sconti, però, risale agli anni Sessanta, diventando un appuntamento fisso.
Ma perché proprio nero? La motivazione è puramente economica. Con il colore black, infatti, i negozianti sono sempre stati soliti compilare i conti in attivo mentre in rosso quelli in perdita. Da quel momento, dunque, il nero è diventato un colore particolarmente apprezzato dai commercianti che hanno iniziato ad utilizzare questa giornata per portare in attivo le proprie vendite.
Nel corso del tempo, comunque, accanto a questa spiegazione positiva per quanto riguarda l’aspetto puramente economico, si è andato prospettando un’altra più negativa di ordine organizzativo. Secondo alcuni, infatti, con black, s’identifica il grande caos e il traffico congestionato proprio a causa della corsa all’acquisto. Nel corso degli anni, infatti, sono arrivate immagini, soprattutto dagli Stati Uniti, di file infinite fuori dai negozi per aggiudicarsi l’oggetto dei desideri, per non parlare dei litigi furibondi per accaparrarsi un televisore o un articolo scontato.
È pur vero, però, che in questi ultimi anni la gestione del Black Friday è notevolmente cambiata. Con l’uso sempre più frequente dell’ e-commerce, infatti, le persone hanno cominciato a disertare negozi affollati per acquistare comodamente dal proprio divano anche e soprattutto durante il venerdì nero.