Alfonso Carracci, amico d’infanzia di Elena Greco e, in un certo senso, doppio di Lila Cerullo, è un personaggio che evolve nel corso della narrazione, rivelando sfumature inaspettate della sua personalità. Anche lui nato nel Rione, esattamente come le due ragazze, subisce l’atmosfera violenta e gretta che si abbatta sulla sua infanzia e adolescenza in modo netto. Alfonso, infatti, è “diverso” rispetto all’ambiente che lo circonda ma cerca di reprimere la propria identità per non abbattersi contro i pregiudizi omofobi di un mondo votato alla celebrazione della mascolinità. Per questo compie tutti quei passi che la società si aspetta da lui, compreso il matrimonio.
Nonostante questo, però, sfuggire a se stesso diventa sempre più difficile. Ma che ruolo hanno nella sua vita Lenù e Lila? La prima è una compagna dolce ed intellettualmente stimolante che lo stesso Alfonso spinge a studiare riconoscendone il talento. Lila, invece, è una sorta di riflesso del suo desiderio taciuto. O, meglio ancora, un modello cui aspirare nella dura affermazione della propria fluidità sessuale. Oltre a questo, poi, il ragazzo vede in lei anche una sorta di salvatrice, visto che gli impone di fare chiarezza riguardo il proprio orientamento spingendolo a non sfuggire più a se stesso.
La bellezza di questa scena. L’umiliazione della famiglia, la paura di essere sé stessi e poi la consapevolezza del proprio io. Quanta verità nelle parole di Alfonso. Una situazione che tantə vivono ancora oggi.#lamicageniale #lamicageniale4 pic.twitter.com/d2S1mKW6ef
— Kαrloѕ X. (@karlitos_x) November 25, 2024
Così, da bambino dolce e sensibile, Alfonso si trasforma in un adulto stanco di nascondersi e di venire deriso da tutti per i suoi gusti da “femminuccia”. E per evidenziare l’affermazione di sé comincia ad agire proprio sulla sua immagine, plasmandola sulle nate caratteristiche di Lila. Un processo che lo porta ad essere anche al centro di una sorta di triangolo amoroso tra la donna e Michele Solara, di cui è innamorato da sempre. La passione verso quest’uomo, emblema stesso del maschilismo e del patriarcato, però, destinata a portarlo ad una morte improvvisa e violenta.