Il Calendario dell’Avvento, oggi diffuso in tutto il mondo, è legato alla tradizione cristiana dell’Avvento, che prepara i fedeli alla nascita di Gesù. Tuttavia, il suo utilizzo come strumento per contare i giorni fino a Natale ha radici secolari, risalenti alla Germania del XIX secolo, come del resto la tradizione di addobbare l’albero, quando le famiglie protestanti segnavano l’attesa del 25 dicembre con piccoli riti quotidiani.
Il termine Avvento deriva dal latino adventus, che significa “arrivo” o “venuta”. E rappresenta per i cristiani l’attesa della nascita di Cristo. Fin dal IV secolo, l’Avvento era un periodo di preparazione spirituale e, già nel Medioevo, si legava strettamente al Natale. Nel XIX secolo, i protestanti tedeschi iniziarono a utilizzare metodi semplici per contare i giorni: segni di gesso sulle porte, candele accese ogni sera o immagini devozionali appese ai muri.
Secondo la tradizione, il primo Calendario dell’Avvento artigianale sarebbe stato creato per un bambino tedesco, Gerhard Lang, la cui madre incollava 24 dolcetti su un cartoncino per fargli attendere il Natale in modo speciale. Da adulto, Lang fondò una tipografia e, nel 1908, produsse il primo calendario stampato. Questo calendario, che riportava immagini dietro piccole finestrelle da aprire ogni giorno, divenne rapidamente popolare.
Durante la Prima Guerra Mondiale, la produzione fu interrotta a causa del razionamento della carta, ma nel 1946 il tipografo Richard Sellmer riportò in auge i calendari, contribuendo alla loro diffusione mondiale. Le truppe americane, di ritorno in patria, portarono con sé questa tradizione, che divenne una parte essenziale delle festività natalizie in molti paesi.
Nel corso del XX secolo, il Calendario dell’Avvento si evolse. Negli anni ’50 iniziò a includere cioccolatini dietro le finestrelle, rendendolo particolarmente apprezzato dai bambini. Oggi, il suo formato si è ulteriormente diversificato. Esistono versioni per adulti con prodotti di bellezza, cibi gourmet, bevande o gioielli, trasformando una tradizione religiosa in un’attesa festosa (e anche molto commerciale).