Il 3 febbraio 1957, sul Programma Nazionale della Rai, l’odierna Rai 1, viene mandato in onda per la prima volta Carosello, una trasmissione destinata ad entrare nella storia della televisione italiana. Il suo pregio, infatti, è stato quello di rivoluzionare il modo di fare pubblicità, diventando un appuntamento imprescindibile per milioni di telespettatori e, soprattutto, per i più piccoli, mandati a letto proprio dopo la sua messa in onda.
Così, dopo la sigla iniziale, sulle note di un brano del repertorio napoletano ottocentesco dal titolo Pagliaccio, la puntata partiva.
Ogni puntata di Carosello era strutturata in modo preciso: una breve scenetta, di circa due minuti, introduceva il prodotto pubblicizzato, che, poi, veniva presentato nello spot vero e proprio, della durata di 30 secondi. Questo schema, apparentemente rigido, ha stimolato la creatività di autori, registi e attori, tra cui Luciano Salce, Luciano Emmer, Federico Fellini e Gillo Pontecorvo, impegnati a dare vita a siparietti divertenti, emozionanti o istruttivi, spesso interpretati da personaggi famosi del mondo dello spettacolo.
Grazie a tutti questi aspetti, dunque, Carosello rimane in onda per vent’anni, fino al 1° gennaio 1977,diventando il programma più seguito dal pubblico televisivo. La sua formula innovativa ha conquistato il cuore degli italiani, che ogni sera si sintonizzavano per assistere alle avventure di personaggi iconici come il Signor Bonaventura, Carmencita e Caballero, Calimero, Pippo e Pertica, e molti altri, rimasti nell’immaginario collettivo e nella cultura popolare.