Fabio Volo ha raccontato al Corriere della Sera quando Michela Murgia criticò il suo libro A cosa servono i desideri, dicendo, tra le altre cose, “Gli alberi si vendicheranno”. Volo ha spiegato che secondo lui Murgia non capì il libro, con il quale lui aveva anticipato determinate tendenze.
Con circa 9 milioni di copie vendute in più di 25 paesi, scrittore, attore, conduttore radiofonico e televisivo: Fabio Volo ha alle spalle una carriera consolidata in diversi contesti. Ciò nonostante però, al Corriere della Sera, Fabio Volo è tornato sul diverbio con Michela Murgia dopo una recensione spietata di quest’ultima su un suo libro, dal quale non sono poi più riappacificati. “Oggi è difficile parlarne perché lei non c’è più” – dice Volo – “però secondo me anche Murgia nella vita si è sbagliata”. Murgia è morta il 10 agosto a causa di un tumore ai reni che le era stato diagnosticato qualche mese prima. Ha vissuto gli ultimi mesi parlando apertamente della sua malattia, della sua famiglia queer e del viaggio da sogno che ha fatto sull’Orient Express.
Secondo Fabio Volo, Michela Murgia all’epoca non capì il libro A cosa servono i desideri. “Lo recensì come fosse un romanzo: era un libro di domande, li avevo visti fare a San Francisco anni prima. In California c’era pure una scuola. Lei forse non lo sapeva. Adesso in America i libri di tendenza sono tutti così. Però probabilmente ho anticipato i tempi”.
Volo ha anche spiegato il motivo per cui, che secondo lui, i critici e gli intellettuali italiani non apprezzano i suoi lavori letterari. “In Italia le categorie vivono negli acquari, con le loro dinamiche, io ci sono finito dentro scrivendo libri e tutti i pesci hanno cominciato a dire: “Ragazzi, questo non è del nostro acquario, dura poco”. Si sono sentiti minacciati. Ma non sono entrato dicendo: “Ho venduto 9 milioni di libri in 25 Paesi, sono il più bravo di tutti”. Sono sempre stato io quello a non prendersi sul serio” conclude poi lo scrittore.
Fabio Volo ha un nuovo romanzo in uscita il 14 novembre, che si intitola Tutto è qui per te edito da Mondadori. L’attore e scrittore però ha anche l’ambizione di tornare in qualche modo alle origini, perché ha dichiarato di voler riaprire la panetteria di famiglia a Brescia.