I tre pastorelli di Fatima, in Portogallo, erano in realtà due fratelli e una cugina, nati in un paesino lusitano, Aljustrel, all’inizio del ventesimo secolo; Francisco e Jacinta Marto (fratelli, nati rispettivamente nel 1908 e nel 1910) e Lucia, loro cugina (1907). I tre, fra il giugno e l’ottobre del 1917, furono testimoni di apparizioni della Madonna, che consegnò loro alcuni messaggi da divulgare alla popolazione (i cosiddetti ‘segreti di Fatima). L’onere della missione, però, sarebbe ricaduto sulla sola Lucia, fattasi poi suora in età adulta e morta a 98 anni nel 2005; Francisco e Jacinta, infatti, sarebbero morti giovanissimi, a un solo anno di distanza l’uno dall’altra per l’epidemia di influenza spagnola che colpì l’Europa dopo la Prima Guerra Mondiale, nel 1919 e nel 1920.
I tre bimbi conducevano una vita umile, in rispetto dei comandamenti del Signore, e sia Francisco che Jacinta accolsero la malattia come un dono per avvicinarsi a Cristo; le parole del piccolo Francisco in punto di morte, colpiscono in particolare per maturità: “Oggi sono più felice di te, perché ho Gesù nel mio cuore”. E insieme si misero a recitare il santo Rosario. A notte salutò Lucia, dandosi un arrivederci in Cielo. Poi disse alla madre: “Guarda, mamma, che bella luce là, vicino alla porta!… Adesso non la vedo più…”. Il suo volto sorridente si illuminò e, senza agonia, senza contrazione, senza un gemito, spirò dolcemente; erano le dieci di sera del 4 aprile“.
La sorella, che lo avrebbe raggiunto in Cielo un anno dopo, era più dedita di lui alle passioni terrene, tra cui il canto e il ballo, passatempi però subito abbandonati dopo la serie di apparizioni mariane. Dopo la morte, il 12 settembre 1935 la sua salma fu trasportata al cimitero di Fátima, vicino ai resti mortali del fratellino, per poi essere deposti, in forma molto semplice, nella tomba preparata nella basilica della Cova da Iria, nella cappella laterale, a sinistra dell’altare maggiore. Jacinta è stata beatificata con il fratello il 13 maggio 2000 e canonizzata il 13 maggio 2017, in occasione delle celebrazioni per il centenario delle apparizioni.
Ultima depositaria dei segreti messaggi della Vergine fu dunque la sola Lucia, che dopo aver studiato presso il Collegio di Vilar, a Porto, vestì l’abito religioso con il nome di Maria Lúcia dell’Addolorata, a Tui in Spagna. Fece la professione temporanea il 3 ottobre 1928 e il 3 ottobre 1934 quella perpetua. Il 25 marzo 1948 si trasferì a Coimbra, dove entrò nel Carmelo di Santa Teresa con il nome di suor Maria Lúcia di Gesù e del Cuore Immacolato. Morì il 13 febbraio 2005 a Coimbra, all’età di 97 anni.
In tempi più recenti, a suscitare scalpore e commozione è la storia di Carlo Acutis, che era un po’ più grande dei fratellini portoghesi, ma nella sua breve vita si fece portavoce della fede di Dio nello stesso modo, senza riserve.