In principio fu Gomorra, il romanzo d’inchiesta di Roberto Saviano, pubblicato nel 2006 e diventato poi un caso editoriale (e politico). Poi arrivò il bellissimo film di Matteo Garrone, premiato a Cannes nel 2008 con il Gran Premio della Giuria. E, naturalmente, la serie televisiva di Sky che in questi giorni ha compiuto 10 anni. Ma perché Roberto Saviano decise di intitolare il suo libro così? Gomorra è il racconto veritiero della camorra che affonda le sue radici da Napoli al mondo. Quindi per prima cosa c’è un’assonanza tra le parole camorra e Gomorra. In secondo luogo c’è la citazione diretta a un’omelia di Don Giuseppe Diana, il parroco di Casal di Principe, assassinato nel 1994 dagli uomini dei Casalesi per il suo impegno antimafia. Diana disse: “Non rendiamo questa terra la Gomorra del Paese“.
In questo caso c’è un riferimento ben preciso alle sacre scritture e alle città maledette di Sodoma e Gomorra, distrutte da Dio con una pioggia di fuoco, come si racconta nel Vecchio Testamento.
18-20 Disse allora il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave.
18-21 Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!». […]
19-24 quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco provenienti dal Signore.
19-25 Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo.
Di quali peccati si macchiarono gli abitanti delle due empie località? Al netto della sfrenatezza dei costumi sessuali, che è l’elemento più forte nell’immaginario collettivo, di mancanza di carità, in primo luogo e corruzione. Poi di inospitalità. E, infine, di egoismo. Rispetto a Sodoma, però, entrata nella cultura popolare per essere il luogo di rapporti “innaturali” (da cui la parola sodomiti), Gomorra non ha mai avuto questa spiccata connotazione erotica. Diventando invece sinonimo di decadimento morale tout court. Gomorra, insomma, è l’archetipo della corruzione umana.