Sant’Ambrogio è il patrono di Milano per il suo ruolo centrale nella vita religiosa e politica della città nel IV secolo. Fu, infatti, scelto come vescovo di Milano nel 374 d.C., nonostante non fosse ancora battezzato, grazie al consenso unanime del popolo. Ambrogio difese la città dall’arianesimo, una dottrina eretica, e promosse la pace tra le fazioni in conflitto. Inoltre, introdusse importanti riforme liturgiche, tra cui il rito ambrosiano, ancora oggi praticato in molte chiese di Milano.
Nato a Treviri, in Germania, nel 340 d.C., Ambrogio arrivò a Milano nel 370 come governatore dell’Italia Annonaria. La sua elezione a vescovo avvenne in circostanze straordinarie. Nel 374 d.C., durante un periodo di forti tensioni religiose, la città era divisa tra ariani e cristiani ortodossi. Ambrogio, allora governatore della città, cercò di placare le tensioni durante l’elezione del nuovo vescovo. La sua autorità e saggezza conquistarono il popolo, che lo acclamò come vescovo nonostante non fosse ancora battezzato. Era il 7 dicembre. Accettò il ruolo e, dopo essere stato rapidamente battezzato, consacrato sacerdote e poi vescovo, divenne una guida spirituale e politica per la città.
Ambrogio combatté con determinazione l’arianesimo, un’eresia che negava la divinità di Cristo, consolidando l’ortodossia cristiana nella regione. La sua eloquenza e fermezza gli valsero il rispetto non solo dei fedeli ma anche degli imperatori dell’epoca, con cui spesso dialogò per difendere i diritti della Chiesa. Inoltre, Sant’Ambrogio fu un innovatore liturgico. Introdusse canti e inni nella liturgia, gettando le basi per il rito ambrosiano, una tradizione unica che ancora caratterizza Milano.
Oltre alla sua influenza religiosa, Ambrogio è ricordato per il suo impegno sociale. Donò i beni della Chiesa per aiutare i poveri, rifiutò i privilegi personali e incoraggiò una visione della Chiesa vicina al popolo. La sua dedizione e integrità lo resero un simbolo di Milano. Dopo la sua morte nel 397 d.C., fu proclamato patrono della città.
Fiorirono molte leggende sul suo conto. Una delle più note racconta che da bambino uno sciame di api si posò sulla sua bocca mentre dormiva senza ferirlo. Secondo un’altra, pare Sant’Ambrogio abbia trovato un chiodo utilizzato nella crocifissione di Gesù mentre passeggiava. Il chiodo è tuttora conservato nel Duomo di Milano. Alla basilica di Sant’Ambrogio, poi, è legata un’altra leggenda. Il diavolo tentò di uccidere il santo ma restò imprigionato nella colonna che si trova davanti alla chiesa.
Ancora oggi, la Basilica di Sant’Ambrogio, costruita sulla sua tomba, è uno dei luoghi più emblematici del capoluogo lombardo. Che il 7 dicembre si ferma per onorarlo. Per i milanesi è un giorno speciale che si celebra tradizionalmente anche con la prima alla Scala.