La possibilità di tenere le scuole aperte in estate è ormai realtà. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato un decreto per stanziare 400 milioni di euro destinati a lanciare il Piano Estate per mantenere le scuole attive anche nei mesi più caldi. Un progetto che non prevede certo un ampliamento delle ore di lezione ma, piuttosto, l’idea di rendere l’istituzione scolastica, soprattutto primaria e secondaria, un punto di riferimento, un luogo aperto ed integrante per tutto l’anno. Andiamo a vedere più nel dettaglio, dunque, cosa prevede il Piano Estate.
Anzitutto, il provvedimento interessa gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25. Ed è destinato alle scuole primarie e secondarie statali e paritarie non commerciali.
I 400 milioni di euro, dunque, sono destinati a finanziare una serie di progetti volti a coinvolgere i ragazzi e a sollevare i genitori lavoratori dall’annosa questione che riguarda il “collocamento” dei figli nei mesi estivi. In questo modo i bambini avrebbero a disposizione un luogo dove accedere quotidianamente ed essere coinvolti in attività aggreganti e stimolanti con tutta la serenità delle loro famiglie. I fondi, dunque, finanzieranno un numero importante di progetti tra cui:
- Attività ricreative
- Attività sportive
- Laboratorio musicale
- Laboratorio teatrale
- Attività ambientali
- Potenziamento disciplinare
Di base, però, non esiste un limite di attività da proporre. Anzi, alle diverse istituzioni scolastiche è offerta la possibilità di andare ad arricchire il Piano Estate in modo individuale o attraverso una serie di alleanze organizzative tra diverse realtà. Tra queste possono essere coinvolte:
- Gli istituti scolastici,
- Il territorio
- Gli enti locali
- Le università
- Le associazioni sportive
- Le organizzazioni di volontariato e del terzo settore
Voce importante del progetto, poi, è anche il coinvolgimento dei docenti e, in modo particolare, la loro remunerazione. In questo caso è chiaro che è prevista un’adesione volontaria da parte del corpo insegnante che verrà ricompensato nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati. Da qui, dunque, si evince quanto sia importante la collaborazione tra realtà diverse per rendere l’offerta e le possibilità economiche più ampie.
“Il nostro obiettivo è una scuola che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l’anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari“, ha spiegato il ministro Valditara.