la morte di Aldo Moro fu annunciata con una telefonata del brigatista rosso Valerio Morucci al giurista e professore Francesco Tritto il 9 maggio del 1978. Nella telefonata il terrorista dava la notizia dell’uccisione del presidente della Democrazia Cristiana. E nel contempo precisava il luogo in cui il corpo sarebbe stato ritrovato.
La telefonata, breve e carica di emozione, è ancora oggi una delle testimonianze più importanti del rapimento Moro. Ecco la risposta di Valerio Morucci alla domanda di Tritto su chi stesse parlando: «Brigate Rosse. Ha capito? Non posso stare molto al telefono. Adempiamo alle ultime volontà del presidente, comunicando alla famiglia dove potrà trovare il corpo dell’onorevole Aldo Moro. Lei deve comunicare alla famiglia che troveranno il corpo dell’onorevole Aldo Moro in via Caetani, che è la seconda traversa a destra di via delle Botteghe Oscure. Va bene? Lì c’è una Renault 4 rossa. I primi numeri di targa sono N5». Nel video potete ascoltare le parole di Valerio Morucci e il dialogo con Francesco Tritto.
Il cadavere di Moro, dunque, era all’interno del bagagliaio di una Renault 4 rossa, parcheggiata in via Caetani, nel centro di Roma. Non lontano dalla sede del Partito Comunista Italiano, in via delle Botteghe Oscure. Le BR rapirono il politico il 16 marzo del 1978. Moro rimase nelle mani dei terroristi per 55 giorni, prima di essere ucciso. Fu lo stesso Moro a volere che i suoi carcerieri parlassero con Francesco Tritto. E che Tritto comunicasse poi la notizia di persona ai familiari dello statista.