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Home » Cultura » Storia » Buffalo Bill, il mito western che ha reinventato il circo

Buffalo Bill, il mito western che ha reinventato il circo

Ecco la storia del leggendario showman che ha portato il mito del West n tutto il mondo, combinando azione, folklore e realtà storica.
Tiziana MorgantiDi Tiziana Morganti26 Febbraio 2025
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buffalo bill
Buffalo Bill e Sitting Bull (fonte: Oltro)
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Buffalo Bill, pseudonimo di William Frederick Cody, è una delle figure più emblematiche del Far West. Nato nel 1846 in Iowa, è diventato celebre come cacciatore di bisonti, esploratore dell’esercito e guida per le carovane di pionieri. Tuttavia, il suo vero lascito è stata la creazione del Buffalo Bill’s Wild West, un’attrazione capace di mescolare spettacolo, storia e folklore, ridefinendo il concetto di circo e influenzando profondamente l’immaginario collettivo dell’epopea western.

Ma come è nata effettivamente la leggenda di Buffalo Bill? Il personaggio ottiene notorietà negli anni Settanta dell’Ottocento grazie ai suoi exploit come scout per l’esercito statunitense e cacciatore di bisonti. Le sue imprese, poi, vengono romanticizzate dai romanzi d’avventura e dalla stampa, che lo trasforma in un’icona vivente del West. Questa crescente fama lo ha portato ad esibirsi in spettacoli teatrali a partire dal 1872, interpretando se stesso in drammi western. Ed è proprio in questo periodo che intuisce il potenziale dello spettacolo dal vivo per diffondere la leggenda della frontiera americana.

Così, nel 1883, fonda il Buffalo Bill’s Wild West, uno spettacolo itinerante che unisce scene d’azione, rievocazioni storiche e dimostrazioni di abilità. A differenza del circo tradizionale, il suo spettacolo non si basa su clown e acrobati, ma su cavalieri, nativi americani e tiratori scelti. Le esibizioni comprendono corse a cavallo, simulazioni di attacchi indiani, dimostrazioni di tiro con il fucile e la rappresentazione di eventi celebri, come la battaglia di Little Bighorn.

Il ritratto di Buffalo Bill, l'uomo che ha incarnato il mito del west
Il ritratto di Buffalo Bill, l’uomo che ha incarnato il mito del west – Fonte: Cowboy State Daily

L’elemento chiave del Wild West Show, dunque, è la sua pretesa di autenticità. Gli spettacoli si propongono come una fedele riproduzione della vita nella frontiera americana, sebbene spesso siano rielaborazioni sensazionalistiche adatte al pubblico urbano. Per ottenere questo effetto realistico Buffalo Bill recluta autentici cowboy, esploratori e nativi americani, tra cui la famosa guida indiana Toro Seduto (Sitting Bull), conferendo ulteriore credibilità alla messinscena. Uno degli elementi più innovativi, però, è l’inclusione di figure femminili in ruoli d’azione, come Annie Oakley, celebre tiratrice, che dimostra come anche le donne possano eccellere in discipline tipicamente maschili. E, naturalmente, Calamity Jane.

Il Buffalo Bill’s Wild West, però, non si limita solo agli Stati Uniti, ma diventa un fenomeno internazionale. Tra il 1887 e il 1906, lo spettacolo tocca le principali capitali europee, tra cui Londra, Parigi, Berlino e Roma. E la partecipazione all’Esposizione Universale di Parigi del 1889 consolida il suo status di icona globale.

Grazie a questo successo Buffalo Bill viene accolto con onori da sovrani e personalità illustri, tra cui la regina Vittoria e il papa Leone XIII. Nonostante tutto, però, all’inizio del Novecento il Wild West Show iniziò a perdere attrattiva. L’avanzare della modernità e l’urbanizzazione rende il mito del West meno rilevante, mentre problemi finanziari e la crescente concorrenza di nuove forme di intrattenimento, come il cinema, segnano il declino dello spettacolo. Nel 1913, dunque, Buffalo Bill è costretto a dichiarare bancarotta e a cedere la sua compagnia. L’eroe della frontiera morirà quattro anni dopo, nel 1917, lasciando un’eredità indelebile nella cultura popolare.

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