Correva l’anno 1959 quando l’allora vice presidente statunitense Richard Nixon e il presidente del Consiglio sovietico Nikita Kruscev danno vita a quello che la Storia ricorderà come il dibattito in cucina. I due, nello specifico, s’incontrano il 24 luglio durante l’apertura ufficiale dell’Esposizione Nazionale Americana al Parco Sokolniki di Mosca. E proprio per l’occasione era stata costruita una casa prefabbricata che gli espositori americani avevano munito di tutti gli elettrodomestici di ultima generazione. In questo modo, infatti, si voleva mostrare ai sovietici i successi del mercato capitalistico occidentale.
Inaspettatamente, però, questa piccola abitazione è diventata anche il teatro di un vero e proprio dibattito improvviso tra i maggiori esponenti politici presenti del mondo sovietico e di quello americano. I due, infatti, sembrano aver scelto proprio la cucina, creata dall’architetto Andrew Geller dello studio Raymond Loewy Associates, per dare vita ad un confronto sui diversi sistemi economici, capitalismo e comunismo. Un faccia a faccia importante, visto che prende corpo in un momento particolarmente teso della guerra fredda, iniziata nel 1957 con il lancio dello Sputnik .
Grazie ad una registrazione a colori del tempo, comunque, è stato possibile ricostruire la conversazione. Cuore del dibattito sembra essere stata la decisione di Nixon di porre l’accento sull’avanzamento tecnologico raggiunto dalla società americana. E, in questo senso, per il vice Presidente un fiore all’occhiello sono proprio le diverse soluzioni ottenute in cucina per offrire una vita più comoda come, ad esempio, le lavastoviglie. Fanno, però, bella mostra di sé anche i tosaerba, i molti supermercati ricchi di prodotti e, ovviamente, le Cadillac. Per finire, poi, Nixon non può fare a meno di citare rossetti, scarpe con i tacchi alti, le torte assortite, i pasti pronti e la Pepsi Cola.
Da parte sua, invece, Kruscev mette in risalto l’attenzione dei Sovietici per “le cose che contano” piuttosto che per il lusso, chiedendo sarcasticamente se fosse prevista anche una macchina per mette il cibo in bocca e spingerlo giù. Alla fine, comunque, entrambi concordarono che gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica avrebbero dovuto essere più aperti gli uni con gli altri. Cosa per cui si è aspettato molto tempo e, forse, non si è mai pienamente avverata..