Huey P. Newton è stato un’attivista all’interno del movimento volto all’uguaglianza dei diritti civili per la popolazione afroamericana. Nello specifico viene ricordato come il fondatore delle Pantere Nere insieme e a Bobby Seale. L’obiettivo dei due era di sviluppare ulteriormente il movimento di liberazione di quella parte di cittadini che, fino a quel momento, erano stati discriminati, socialmente, politicamente e legislativamente.
La loro peculiarità, in particolare, è stata quella di rifiutare la filosofia non violenta di Martin Luther King, considerata del tutto inefficaci. Per questo motivo, dunque, le Pantere Nere di Newton abbracciano il concetto di autodifesa come strumento di lotta. Il loro primo passo è il “Patrolling”, ossia il pattugliamento, tenendo sempre le armi in bella vista. In questo modo le azioni della polizia sono controllate e condizionate per impedire l’abuso di potere contro le persone di colore. Altra peculiarità del Black Panther Party, poi, è la lettura della discriminazione dei neri all’interno di un’ottica marxista-leninista di lotta di classe, e quindi di opposizione alla struttura capitalistica della società statunitense.
Il Merritt College e il marxismo
Huey Newton nasce il 17 febbraio 1942 a Monroe. A soli tre anni, però, si trasferisce con la sua famiglia a ad Oakland. Ed in questi ambienti inizia ad avere i primi problemi con la legge. Nel 1956, infatti, viene arrestato per vandalismo e per possesso illegale di arma da fuoco. I movimenti per l’integrazione degli afroamericani, però, entrano nella sua vita durante gli anni del college. In questo periodo, poi, inizia anche a leggere Marx, Lenin, Malcolm X, Che Guevara e Mao Zedong.
Per finire, proprio al Merritt College fonda il Black Panther Party for Self Defence (Partito delle Pantere Nere per l’Autodifesa). Insieme a Seale riesce a convincere altri studenti afroamericani ad iniziare i pattugliamenti per controllare le azioni della polizia. Ultimo passaggio fondamentale, poi, i due stilano quello che viene ricordato come il programma del Partito delle Pantere Nere, su cui ha larga influenza il pensiero maoista.
Il declino delle Pantere Nere
Il movimento ha avuto un’ascesa ed un declino veloce. Questo, nello specifico inizia nel 1967 quando Newton viene arrestato con l’accusa di omicidio di un poliziotto. In realtà si trova coinvolto in uno scontro a fuoco a tre durante uno dei pattugliamenti delle Pantere Nere. Il confronto iniziale è con il poliziotto che cerca di disarmarlo prima dell’intervento di un suo collega. Tutti e tre vengono feriti ma solamente l’agente John Frey muore poche ore dopo.
Nonostante questo, però, lo Stato della California decide di chiudere il caso, forse temendo delle ripercussioni di ordine pubblico. Mentre Newton si trova in carcere, però, il movimento inizia a vivere un primo declino in molte città americane. Questo è l’effetto quasi inevitabile dovuto all’intervento dell’FBI che cerca d’impedire alcune azioni di solidarietà tra la popolazione nera come, ad esempio, la distribuzione di cibo gratuito. L’azione successiva e definitiva, però, è stata la divisione della leadership del partito.
Gli ultimi anni
Nel 1974 Newton viene accusato, ancora una volta di omicidio. Questa volta si tratta di una prostituta diciassettenne. Per fuggire a quello che non considera un processo equo, si esilia a Cuba e rimane a vivere la per tre anni. Torna negli Stati Uniti solamente nel 1977, visto che, secondo la sua opinione, il clima politico del paese stava cambiando. Questo, per lui, voleva adire avere un processo equo. E, in effetti, viene assolto da tutte le accuse. La sua esistenza, però, è destinata ad una fine tragica. Il 22 agosto 1989, infatti, viene ucciso dal ventiquattrenne Tyrone Robinson che, reo confesso, viene giudicato colpevole e condannato a trentadue anni di carcere.
A Huey P. Newton è dedicata la serie limitata su Apple Tv Plus, The Big Cigar, disponibile dal 17 maggio.