Il nome di George Villiers non è rintracciabile nei libri di Storia tradizionali ma, nonostante questo, è stato il protagonista di uno degli amori più intensi vissuti all’interno della corte inglese del XVII secolo. Lo storico Michael B. Young, infatti, lo ha definito “la figura omosessuale più importante della storia moderna“, avendo avuto un rapporto sentimentale niente meno che con il re Giacomo I, figlio di Maria Stuarda.
Nato a Brooksby, nel Leicestershire, il 28 agosto 1592, e rimasto orfano di padre all’età di 14 anni, deve gran parte del suo successo grazie all’intraprendenza della madre Mary Villiers. Fu proprio lei, infatti, a prepararlo per una vita da cortigiano. Questo vuol dire che, inviato alla corte di Francia nonostante le difficoltà economiche delle famiglia, ha imparato a danzare, tirare di scherma e, ovviamente, parlare francese. Educazione, poi, cui si è aggiunto un guardaroba elegante, per approdare alla corte inglese d’inizio XVII secolo.
Qui, il giovane George non è passato assolutamente inosservato, riuscendo ad attrarre lo sguardo di molti per la bellezza della sua figura la buona conservazione e l’indole amabile. L’evento più importante della sua vita, però, avviene durante una battuta di caccia ad d Apethorpe nel 1614. Qui, infatti, conquista l’attenzione del re che, ben presto si tramuterà in amore. Un sentimento, il loro, che li legherà fino alla morte del sovrano e che gioverà a George una veloce carriera ed ascesa sociale.
Nel corso del tempo, infatti, ottenne le nomine di Gentleman of the Bedchamber, barone Whaddon, visconte Villiers e cavaliere dell’Ordine della Giarrettiera. Nel 1616 divenne conte e infine, nel 1623, duca di Buckingham. Tutte cariche che lo hanno reso l’unico duca non appartenente alla famiglia reale.
Quello tra George e il re Giacomo, però, non fu un rapporto nato dalla convenienza sociale. Stando al ritrovato scambio epistolare tra i due, infatti, la coppia era legata da un amore profondo ed una fedeltà incrollabile. Sentimenti che non sono stati minimamente offuscati dalle vite matrimoniali dei due. Giacomo I, infatti, era sposato con la regina Anna di Danimarca, mentre George aveva contratto matrimonio con Lady Katherine Manners, grande ereditiera e figlia del VI conte di Rutland.
Dopo la morte del re, avvenuta nel 1628, però, la vita di George ha iniziato ad essere in pericolo. Non stupisce, dunque, la sua morte violenta, arrivata tre anni dopo. A pugnalarlo fu John Felton, un tenente dell’esercito inglese consumato dal risentimento contro il duca, che riteneva responsabile della sua mancata carriera. Le cronache del tempo, comunque, ricordano quanto Londra gioì alla notizia della morte del favorito. Questa, infatti, fu celebrata anche in poesie e pamphlet. Secondo la storica Miranda Carter, infatti, l’odio per George fu così forte che il suo funerale si celebrò di notte. Il motivo? La paura di sommosse e proteste. Da quel momento, comunque, riposa all’interno Abbazia di Westminster.
Oggi, però, la sua storia è tornata prepotentemente in voga grazie alla serie Mary & George trasmessa su Now e Sky, con Julianne Moore, nei panni della madre. E Tony Curran in quelli di George.