Ci sono dei modi di dire o delle frasi che sono entrate profondamente nel linguaggio comune, tanto da essere conosciute e utilizzate in modo traversale da tutti. Nonostante questo, però, siamo effettivamente sicuri di conoscere il loro significato e, soprattutto, di utilizzarle nel modo giusto? Una di queste è, senza alcun dubbio, “Parigi val bene una messa“. L’espressione viene usata per esprimere la volontà di compiere un sacrificio se questo, poi, porta ad un risultato più importante.
Ma quali sono effettivamente le sue origini? Iniziamo con il dire che queste risalgono ad un tempo piuttosto lontano. Più nello specifico alla fine del 1500. In quel periodo la Francia era attraversata e scossa da una terribile guerra civile di stampo religioso.
Si tratta, nello specifico del conflitto che la Storia ricorda come la guerra dei tre Enrichi. Protagonisti degli scontri, dunque, erano Enrico di Navarra, alla guida degli ugonotti di religione protestante, Enrico di Guisa con la Santa Lega cattolica, Enrico II, re di Francia.
Tralasciando i particolari più sanguinosi di questo scontro, comunque, è bene sapere che a vincere è Enrico di Navarra, il quale rinuncia alla sua fede calvinista per abbracciare il cattolicesimo e ottenere, così, il regno di Francia nel 1594. Di cui, dopo la conversione, diventa sovrano con il nome di Enrico IV, primo monarca del ramo Borbone della dinastia dei Capetingi. Proprio in occasione della conversione, dunque, il 25 luglio del 1593, nella basilica di Saint-Denis, pronuncia la fatidica frase “Parigi val bene una messa“. Ad indicare che il suo sacrificio, comunque, ha un senso considerata l’occasione di conquistare un trono così ambito.