La carta igienica è una presenza necessaria all’interno delle nostre case. E anche se in molti teorizzano modi alternativi per detergersi dopo essere andate e andati in bagno, difficilmente potremmo rinunciare a questi fogli di cellulosa usa e getta. Ma chi è stato il geniale inventore che ha dato vita alla carta igienica, ponendo fine a secoli di igiene rabberciata? Si chiamava Joseph C. Gayetty e nel 1850 creò una carta medicale, impregnata di aloe vera, per curare le emorroidi. Considerato un ciarlatano dalla comunità scientifica, Gayetty non si è mai scoraggiato. Anche perché il suo prodotto conobbe un successo immediato. Non veniva usato per le emorroidi, però, quanto per pulirsi.
Quei fazzoletti infatti erano più delicati della carta da giornale, che peraltro provocava grossi danni alla zona perianale a causa dell’inchiostro. La Medical Paper era venduta in pacchetti di strisce rettangolari. Il claim? “Sono delicate come una banconota e robuste come un foglio per appunti“. La produzione divenne di massa in breve tempo. E nel giro di qualche decina di anni si arrivò ai rotoli voluti dalla Scott Paper Company (sì, proprio gli antenati dei 10 piani di morbidezza). Solo negli anni ’40, però, arrivò la carta a due veli.
Da noi la carta igienica fu un lusso fino al tardo ‘900. Ma diciamo che con il passare degli anni l’Italia si è difesa alla grande, diventando uno dei maggiori produttori al mondo. Tra Lucca e Pistoia, infatti, si trovano le aziende più attive su questo fronte. Oggi, naturalmente, ne esistono di qualità infinite, a due o quattro veli, profumate o fatte con carta riciclata. Ci sono anche quelle che non finiscono mai. Tuttavia, e non è uno spoiler, finiscono sempre.
Nulla a che vedere, però, con i metodi antichi usati per la detersione. Dalla sabbia intrisa di oli degli egiziani ai semplici vestiti, foglie, carta di giornale e via di seguito. La carta igienica e il bidet o bidè, inventato parte da Christophe Des Rosiers nella prima metà del ‘700, sono stati una grande svolta per l’igiene. Essenziali anche al contrasto di infezioni causate da batteri fecali.