Il termine Juneteenth è una crasi delle parole June e nineteenth (19 giugno). Si tratta di una festività civile federale negli Stati Uniti, conosciuta anche come Emancipation Day o Black Independence Day, che celebra la fine della schiavitù nel Paese. Anche se l’Emancipation Proclamation, firmato da Abraham Lincoln, liberò gli schiavi negli stati Confederati il 1° gennaio 1863, la sua applicazione fu efficace solo quando le truppe dell’Unione portarono la libertà nella pratica. Il significato di questa data risiede nel 19 giugno 1865, quando il generale dell’Unione Gordon Granger sbarcò a Galveston, Texas, con il famoso General Order No. 3, rendendo effettiva la libertà per circa 250 000 persone ancora legalmente schiavizzate, due anni e mezzo dopo il proclama.
Questa tappa rappresentò una sorta di seconda emancipazione pratica, divenuta memoria collettiva principalmente tra le comunità nere texane. A partire dal 1866, si iniziarono a tenere celebrazioni locali in Texas: preghiere, canzoni spirituali, picnic e abiti celebrativi. Col tempo queste tradizioni si estesero a livello nazionale, seguendo le migrazioni degli Afroamericani.

Nel 1980 il Texas riconobbe ufficialmente Juneteenth come festività statale. Altri stati lo seguirono, con il riconoscimento federale sancito nel giugno del 2021, rendendolo il primo nuovo giorno festivo nazionale dagli anni Ottanta. Figura chiave di questa svolta è stata l’attivista texana Opal Lee, nota come “nonna del Juneteenth”, la cui lunga campagna ispirò il Congresso a riconoscere ufficialmente la giornata.
Simbolo distintivo è la bandiera del Juneteenth, ideata nel 1997 da Ben Haith e ridisegnata nel 2000, raffigurante una stella (che rappresenta il Texas e tutti gli Stati Uniti) e un arco a simboleggiare un nuovo orizzonte per la comunità nera. Il colore rosso, presente anche in cibi e bevande (come zuppe, cocomeri e una bevanda gassata rossa), ha radici nella tradizione culturale africana, simbolo di forza e sacrificio.
Juneteenth rappresenta un momento di riconoscimento storico ed etico. Nella commemorazione si alternano celebrazione culturale, educazione pubblica e attivismo civile, secondo i principi del “celebrare, educare e agitare”. È considerato il “secondo giorno dell’Indipendenza”, che si celebra il 4 luglio, un momento per riflettere sulla lotta passata e attuale per la libertà e l’uguaglianza.