Nel 1959 la Morris Mini-Minor fa il suo ingresso ufficiale nel panorama automobilistico, riuscendo a conquistare il cuore e l’attenzione di un vasto pubblico. La sua forma compatta e sportiva allo tesso tempo, infatti, rimanda un’idea di modernità. A questo, poi, si aggiunge anche la guida agile e dinamica, oltre ad uno spazio interno abbastanza vasto e comodo. Tutte qualità che, al momento del suo lancio, riescono a guadagnarsi un posto d’onore all’interno dei salotti dell’élite britannica.
In modo particolare, però, a contribuire al successo della Mini è stata proprio la famiglia reale. Ad introdurla è Lord Snowdon, il marito della principessa Margaret. Tutto si deve alla sua amicizia con il fondatore della Mini, Alec Issigonis, e ad una fotografia di famiglia scattata nel 1965. Qui, infatti, viene mostrata la principessa e il figlio David impegnati in una tour londinese a bordo della Mini. Prima di quel momento, però, un’altra immagine colpisce l’immaginario del pubblico britannico. Nel 1960, infatti, è proprio Lord Snowdon ad essere immortalato mentre accompagna la regina Elisabetta attraverso il parco del Castello di Windsor a bordo di una Mini. Dopo quell’occasione, dunque, la Morris entra di diritto nella cavalleria reale, il più alto degli onori reali che Issigonis stesso ha ricevuto nove anni dopo.
La mini e lo star system
La famiglia reale, però, non è la sola ad aver ceduto al fascino della Mini. Sempre negli anni sessanta, infatti, la macchina lega la sua immagina a quella dei maggiori rappresentanti della Swinging London. In modo particolare, tra i maggiori sostenitori ci sono proprio i Beatles. John Lennon, ad esempio, ordina una Mini nel 1964, nonostante non abbia la patente di guida. Altre immagini, poi, mostrano Ringo Starr a bordo della sua Mini Cooper S, mentre pende parte al Monte Carlo Rally del 1964. Anche Paul McCartney, però, non è da meno. Una foto, infatti, lo immortale mentre sale sulla sua Mini privata nel 1967.
la fama della Mini, però, riesce a valicare anche l’oceano. Tra i maggiori fan di questo modello, infatti, ci sono i Beach Boys. Il gruppo, ad esempio, da il via ad un tour internazionale dal surfer sound, posando proprio davanti a una Mini Moke. A loro fanno seguito anche i The Monkees. In questo caso, però. Monkee Nesmith aveva richiesto la realizzazione di un modello personalizzato, stravagante e costoso. Questo, infatti, era caratterizzato da un tetto a soffietto ma anche da un motore 100 CV e un cruscotto in legno con strumenti aggiuntivi.
Per finire, poi, all’appello non poteva certo mancare David Bowie. Il Duca Bianco, infatti, ha sempre apprezzato la facilità di guida di questo modello, considerandolo uno dei migliori per quanto riguarda la mobilità in città. Non stupisce, dunque, che per il 40 ° anniversario dell’originale, nel 1999, progettò una Mini classica con la superficie interamente a specchio, come una teiera britannico lucidata in argento.