Poche date restano impresse nella memoria come quella del primo settembre 1939. Giorno in cui, con l’invasione nazista della Polonia, di fatto inizia la Seconda Guerra Mondiale. Ma perché Adolf Hitler ha invaso la Polonia? La scelta fu il frutto di una serie di riflessioni politiche, militari e strategiche molto complesse.
Da un punto di vista ideologico, il concetto di “spazio vitale”, ovvero Lebensraum, fu uno dei più importanti per il nazismo, come evidenziato anche dal manifesto ideologico che è stato il Mein Kampf. Hitler, infatti, sosteneva che il popolo tedesco avesse bisogno di più territorio per espandersi e garantirsi tutto ciò che era necessario per il suo sviluppo. La Polonia era dunque un territorio fondamentale per le terre fertili e le risorse naturali. Oltre che per l’uso della forza lavoro polacca, asservita come schiavitù.
In più, i tedeschi erano convinti che i territori orientali della Polonia, abitati da una numerosa minoranza tedesca, dovessero essere parte integrante del “Reich”. Un’idea, distorta, che derivava dal desiderio di ridisegnare i confini europei in base a criteri razziali e etnici. Per i nazisti, infatti, slavi ed ebrei erano subumani. Già nell’agosto ’39 Hitler comandò alla Wehrmacht di far scompariranno dalla Terra tutti i polacchi. E di ucciderli senza pietà, indistintamente. Durante l’invasione della Polonia le squadre di azione delle SS e della polizia uccisero civili polacchi tramite esecuzioni di massa, in quella che ricordiamo come “operazione Tannenberg” (Unternehmen Tannenberg).
A questi movimenti l’Europa non seppe rispondere in maniera forte da subito. Anzi, la freddezza di due stati chiave come Gran Bretagna e Francia spinse Hitler ad agire indisturbato. Anche forte del patto di non aggressione segnato con l’Unione Sovietica, il famoso accordo Molotov-Ribbentrop, che gli avrebbe garantito impunità. O comunque, un’utile neutralità da parte dell’U.R.S.S.
Di lì a poco, però, Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania. E fu l’inizio della catastrofe. Dopo aver siglato il Patto d’Acciaio nel maggio del ’39, per sostenere la Germania nella sua difesa dello spazio vitale, il 10 giugno 1940 l’Italia di Mussolini scese in campo al fianco di Hitler. Il 7 dicembre del 1941, dopo il bombardamento di Pearl Harbor, anche USA e Giappone entrarono in guerra su fronti opposti. Gli americani fecero parte dell’Alleanza contro i nazisti. Mentre i nipponici, che nel settembre del 1940 siglarono il Patto Tripartito, formarono una coalizione con Germania e Italia.
L’invasione della Polonia, dunque, fu un evento cruciale che segnò l’inizio di una delle pagine più tragiche della storia del ‘900. Un misto di ideologia inumana, revanscismo storico e strategie politico-militari portò a uni dei conflitti più duri che l’umanità abbia mai conosciuto, quello contro un nemico folle e malvagio. Che si sarebbe macchiato, poi, della Shoah.