Con il nome di Omaha Beach si va ad identificare una delle cinque spiagge in cui gli alleati hanno portato a termine lo sbarco in Normandia. Dopo gli avvenimenti del 6 giugno 1944, però, questo luogo è stato nominato anche Bloody Omaha, ossia Omaha la sanguinante. Questo a causa delle ingenti perdite di uomini, soprattutto tra le truppe di fanteria americane arrivate per prime sulla spiaggia.
Nonostante i bombardamenti intensivi iniziati poco prima dello sbarco da quattrocentottanta B-24 Liberator e dalle navi da battaglia USS Texas e USS Arkansas, quando la storica 1° Divisione di fanteria sbarca, si trova di fronte ad un fuoco nemico intenso che non mostrava alcun tipo di cedimento. In quel tratto di spiaggia, infatti, le forze tedesche sono meglio organizzate e la morfologia del luogo non offre alcun tipo di protezione o riparo. I primi minuti, dunque, sono una vera e propria carneficina senza alcuna speranza.
A questo si aggiungono anche le condizione non ottimali del tempo e delle maree che costringono i mezzi anfibi a non avvicinarsi troppo alla costa. Per questo motivo, dunque, le truppe devono sbarcare in condizioni pessime, immergendosi nell’acqua gelida e, spesso, in punti troppo alti per toccare. Condizione che causa la morte per annegamento di molti soldati. Appesantiti delle divise e dalle armi, infatti, non riescono ad arrivare sulla spiaggia.
Nonostante questo alcuni raggiungono la costa e si riparano dietro alcuni ostacoli disseminati dai tedeschi proprio per rallentare un eventuale sbarco. Altri, invece, si fingono morti, abbandonandosi alla corrente in attesa di essere trasportati fin sotto il muro di ciottoli e, quindi, al riparo dalla marea montante.
La seconda ondata dello sbarco arriva verso le sette della mattina, esattamente un’ora dopo la prima. La condizione che trova è ancora drammatica ma riesce a contenere le perdite. Allo stesso tempo, poi. arrivano anche i mezzi pesanti che, nonostante alcuni danneggiamenti causati dal fuoco nemico, riescono ad attivarsi.
A quel punto il numero di unità americane è nettamente superiore a quello tedesco. Oltre a questo, poi, nelle altre quattro spiagge scelte per lo sbarco la conquista avviene senza troppe difficoltà. Nonostante questo, comunque, Omaha rimane una ferita aperta ed un luogo di dolore dove sono sbarcati un totale di 34.000 soldati 2.000 dei quali non sono già tornati a casa. Una testimonianza storica pesante che, acncora oggi, mostra tutto il suo impatto nello sterminato tappeto di croci e stelle di Davide bianche che caratterizzano il cimitero americano a Colleville-sur-Mer, diventato un luogo simbolo e un monumento alla memoria.