Gli specchi sono strumenti di riflessione utilizzati da millenni, con applicazioni che spaziano dall’uso quotidiano fino a impieghi scientifici e tecnologici avanzati. Il loro funzionamento si basa su principi ottici fondamentali, legati al comportamento della luce e alle proprietà dei materiali riflettenti.
Gli specchi piani, i più comuni, sono costituiti da una lastra di vetro su cui è applicato uno strato metallico riflettente, solitamente d’argento o alluminio, protetto da un rivestimento per evitare l’ossidazione. Il vetro funge da supporto trasparente e protegge la superficie riflettente, senza alterare in modo significativo il percorso della luce. La capacità di uno specchio di riflettere la luce è governata dalla legge della riflessione, che afferma che l’angolo di incidenza di un raggio luminoso sulla superficie riflettente è uguale all’angolo di riflessione. Questo principio assicura che l’immagine riflessa mantenga le proporzioni e l’orientamento rispetto alla realtà, sebbene con una simmetria laterale.

A livello microscopico, la riflessione avviene perché gli elettroni liberi presenti nello strato metallico dello specchio reagiscono all’onda luminosa in arrivo, oscillando e riemettendo la luce con la stessa frequenza. Questo processo impedisce alla luce di penetrare nel materiale e la restituisce nell’ambiente, generando l’immagine riflessa.
Oltre agli specchi piani, esistono altre varianti con proprietà ottiche particolari:
- Specchi concavi: hanno una superficie curva verso l’interno e convergono i raggi luminosi. Sono utilizzati nei telescopi, nei riflettori e negli specchi da trucco per ingrandire l’immagine.
- Specchi convessi: hanno una superficie curva verso l’esterno e divergono i raggi luminosi, riducendo l’immagine riflessa. Sono impiegati nei retrovisori delle auto, negli specchi di sicurezza e nei sistemi di sorveglianza.
- Specchi dielettrici: sono progettati per riflettere selettivamente alcune lunghezze d’onda della luce, trovando applicazione in strumenti ottici di precisione come i laser e i microscopi.
- Specchi parabolici: hanno una curvatura specifica che permette di concentrare la luce in un unico punto, essenziali in telescopi astronomici e antenne satellitari.
Come si capisce da questo elenco, gli specchi non sono solo strumenti di riflessione per l’uso quotidiano, ma trovano impiego in numerosi settori scientifici e tecnologici. In astronomia, per esempio, i telescopi riflettori sfruttano specchi di grande diametro per raccogliere e focalizzare la luce proveniente dallo spazio. Per quanto riguarda la medicina, gli endoscopi utilizzano specchi e fibre ottiche per visualizzare l’interno del corpo umano senza interventi invasivi. E c’è anche l’ingegneria ottica, dove gli specchi ad alta precisione vengono usati nei sistemi laser e nei dispositivi a raggi X. Infine, gli specchi parabolici nei pannelli solari concentrano la luce per ottimizzare la produzione di energia.