Il 17 dicembre 1903, sulle dune ventose di Kitty Hawk, nella Carolina del Nord, Orville Wright decolla con il Wright Flyer, segnando l’inizio dell’era dell’aviazione. Quel tragitto di 12 secondi su una distanza di 36 metri rappresenta il primo volo controllato e motorizzato di un mezzo più pesante dell’aria. Ma quali sono le caratteristiche tecniche che hanno permesso questo evento?
Il Wright Flyer era un biplano con un’apertura alare di circa 12 metri e una lunghezza di 6,4 metri. La struttura è realizzata principalmente in legno di frassino e abete, rivestita con tela di cotone. Il pilota, invece, è posizionato disteso sul ventre per ridurre la resistenza aerodinamica, mentre il motore viene montato lateralmente sull’ala inferiore, bilanciato dal peso sul lato opposto. Il motore, progettato da Charlie Taylor, è un quattro cilindri raffreddato ad acqua, capace di sviluppare 12 cavalli vapore e pesava circa 77 chilogrammi. Le due eliche controrotanti, pensate e costruite dai fratelli Wright, vengono collegate al motore tramite cinghie di trasmissione e ruotavano a circa 450 giri al minuto.

Una delle innovazioni più significative del Flyer, però, è il sistema di controllo del volo. I fratelli Wright, infatti, riescono a sviluppare un meccanismo di svergolamento alare per controllare il rollio, mentre il beccheggio è gestito da un piano orizzontale anteriore e l’imbardata da un doppio timone posteriore. Questo sistema permette al pilota di controllare l’aereo lungo tutti e tre gli assi, rappresentando una novità assoluta per l’epoca.
Il successo del Wright Flyer, dunque, è stato il risultato di anni di ricerca e sperimentazione. I due, infatti, avevano costruirono una galleria del vento per testare diversi profili alari ed hanno condotto numerosi voli con alianti per comprendere meglio tutte le dinamiche. Dopo il volo inaugurale, però, i fratelli Wright hanno continuato a perfezionare i loro progetti. Nel 1905, infatti, il Flyer III riesce a volare per ben 38 chilometri in 39 minuti, dimostrando la possibilità di viaggi prolungati e controllati. Un passo importante per il futuro dell’aviazione che, ad oggi, è possibile ammirare ancora in tutta la sua eccezionalità. Il Wright Flyer originale, infatti, è esposto al National Air and Space Museum di Washington, D.C., come testimonianza dell’ingegno e della determinazione che hanno portato l’uomo a conquistare i cieli.