Qualche giorno fa, durante un evento tecnologico a Mosca, il primo robot umanoide russo dotato di intelligenza artificiale ha perso l’equilibrio e è caduto sul palco proprio nel momento della sua presentazione ufficiale. La macchina, chiamata AIdol, è stata sviluppata dalla società russa Idol guidata da Vladimir Vitukhin come esempio avanzato di robotica antropomorfica costruita prevalentemente con componenti nazionali.
Il momento dell’incidente è stato ripreso in video e ampiamente condiviso dai media indipendenti russi. Le immagini mostrano il robot che viene accompagnato sul palco da due membri dello staff sulle note della colonna sonora del film Rocky, quando improvvisamente perde l’equilibrio e cade, lasciando alcuni pezzi sul palco. Immediatamente dopo la caduta, il personale si è precipitato a nascondere il robot dietro uno schermo mentre veniva trascinato via dalla scena.
La presentazione di AIdol rappresenta il tentativo della Russia di entrare nella competizione globale per lo sviluppo di robot umanoidi alimentati dall’intelligenza artificiale. Secondo l’azienda produttrice, il robot integra capacità di movimento, manipolazione di oggetti e interazione simile a quella umana attraverso un sistema di intelligenza artificiale incarnata.
La caduta è stata attribuita a problemi di calibrazione, e l’azienda ha sottolineato che l’incidente è avvenuto durante la fase di test ancora in corso del robot. “Spero che questo errore si trasformi in esperienza“, ha dichiarato Vitukhin dopo l’accaduto. Nonostante l’evento fosse concepito per mostrare i progressi nel settore dell’intelligenza artificiale e della robotica nazionale, i commenti sui social media russi e nei forum tecnologici si sono concentrati principalmente sull’instabilità del robot e sulla decisione di presentare pubblicamente un prototipo non completato. E non sono stati leggeri, del resto il caso si presta a ironia di ogni genere.
Lo sviluppatore ha respinto le critiche, sottolineando le caratteristiche tecniche di AIdol: il robot è alimentato da una batteria da 48 volt che garantisce fino a sei ore di funzionamento continuo ed è composto per il 77 percento da componenti di produzione russa, una percentuale che l’azienda intende aumentare fino al 93 percento nelle future produzioni.
Dal punto di vista tecnico, AIdol è equipaggiato con 19 servomotori che gli permettono di mostrare più di una dozzina di emozioni di base e centinaia di micro-espressioni. La pelle in silicone è progettata per replicare le espressioni facciali umane con vari gradi di rigidità. “Il robot può sorridere, pensare ed essere sorpreso, proprio come una persona“, ha affermato Vitukhin durante la presentazione.


