Nelle ultime ore fa discutere il caso di una donna inglese che dopo anni di sofferenza ha capito la radice del suo male: l’endometriosi. Jen Moore, 35 anni, educatrice e attivista, ha trascorso due decenni soffrendo di dolori mestruali talmente intensi da farle perdere i sensi. Il calvario è iniziato a soli 11 anni, quando il dolore le impediva persino di stare in piedi. Nonostante le ripetute visite mediche, i dottori hanno sempre sminuito il suo problema, definendolo “normale”. Per anni è stata trattata solo con la pillola anticoncezionale, che però non ha mai risolto la causa del dolore. Dopo aver sospeso la terapia ormonale durante il lockdown, le sue condizioni sono peggiorate drasticamente, portandola a ricercare una risposta da sola.
Non soddisfatta delle spiegazioni ricevute, Jen ha deciso di sottoporsi privatamente a una risonanza magnetica. Solo allora ha ricevuto la diagnosi di endometriosi e adenomiosi, condizioni in cui il tessuto che riveste l’utero cresce in aree anomale, causando dolore cronico e danni agli organi. Purtroppo, nel suo caso la malattia si è diffusa a intestino e vescica, e continua a provocarle sofferenza quotidiana nonostante gli interventi chirurgici.
Jen racconta di aver vissuto per anni con il dubbio che il dolore fosse “tutto nella sua testa”, poiché i medici le dicevano che “mezzo mondo ha il ciclo, perché il tuo dovrebbe essere speciale?”. Questa negligenza ha ritardato la diagnosi di due decenni, aggravando la sua condizione. Oggi, Moore esprime rabbia per il sistema sanitario che ha permesso questa disinformazione e frustrazione nel constatare che il peso della ricerca di cure adeguate ricade ancora sui pazienti.
Gli esperti avvertono che l’endometriosi è una patologia diffusa e debilitante, spesso ignorata per anni prima di essere riconosciuta. Janet Lindsay, CEO di Wellbeing of Women, sottolinea l’urgenza di una maggiore sensibilizzazione e supporto per chi ne soffre.
In Italia, una serie su Prime Video, Antonia, ha raccontato le esperienze di una donna sofferente di endometriosi. Ottenendo un grande successo grazie all’interpretazione di Chiara Martegiani (compagna di Valerio Mastandrea), affetta in prima persona dalla malattia.