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Home » Lifestyle » Amate le piante? Annaffiatele con l’acqua di cottura della pasta (non è uno scherzo)

Amate le piante? Annaffiatele con l’acqua di cottura della pasta (non è uno scherzo)

Ecco come riutilizzare l'acqua di cottura della pasta per nutrire le piante. Un fertilizzante naturale ricco di amido e sali minerali.
RedazioneDi Redazione17 Ottobre 2025Aggiornato:17 Ottobre 2025
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pasta che bolle
pasta che bolle
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Nella cucina italiana, l’acqua di cottura della pasta è spesso considerata un semplice scarto da eliminare dopo aver scolato i nostri spaghetti o le nostre penne. Eppure, questo liquido apparentemente inutile nasconde un potenziale straordinario che pochissimi conoscono. Utilizzare l’acqua di cottura della pasta per nutrire il giardino rappresenta non solo un gesto ecologico intelligente, ma anche un modo efficace per migliorare la salute delle piante senza spendere un centesimo in fertilizzanti chimici.

Quello che molti ignorano è che l’acqua di cottura contiene una notevole quantità di amido e sali minerali, elementi vitali per la crescita rigogliosa delle piante. Quando cuciniamo la pasta, parte dell’amido presente nel grano si libera nell’acqua bollente, trasformando questo liquido in un autentico nutrimento naturale. Le sostanze disciolte, come il potassio e il magnesio, possono stimolare lo sviluppo vegetale e migliorare la resistenza delle piante agli stress ambientali e alle malattie.

Tuttavia, non tutta l’acqua di cottura è adatta per essere versata nel terreno. Un aspetto fondamentale da considerare riguarda il sale: se avete salato abbondantemente l’acqua durante la cottura, è preferibile diluire il liquido con acqua fresca prima di utilizzarlo, oppure cuocere la pasta senza sale. L’eccesso di sodio può infatti danneggiare il suolo e compromettere la salute delle radici, vanificando tutti i benefici nutrizionali.

Il metodo più semplice per sfruttare questa risorsa consiste nell’utilizzare l’acqua di cottura per irrigare le piante. È essenziale attendere che si raffreddi completamente, poiché l’acqua calda può causare shock termici alle radici e danneggiare irreparabilmente le piante. Una volta raggiunta la temperatura ambiente, potete versarla direttamente sul terreno attorno alle vostre coltivazioni, facendo attenzione a non esagerare con le quantità, specialmente se il giardino è già sufficientemente umido.

annaffiare piante
Piante sotto il getto dell’acqua (fonte: Unsplash)

Un altro approccio interessante prevede di mescolare l’acqua di cottura con il terriccio utilizzato per le piante in vaso. Questa tecnica garantisce che i nutrienti vengano assorbiti direttamente dalle radici, ottimizzando la crescita delle piante da appartamento o da balcone. L’ideale è applicare questo trattamento naturale almeno una volta ogni due settimane per garantire un apporto costante di sostanze nutritive.

Le piante aromatiche sono particolarmente ricettive a questo tipo di nutrimento. Basilico, rosmarino, prezzemolo e altre erbe da cucina richiedono un apporto regolare di sostanze nutritive per sviluppare foglie rigogliose e profumate. L’acqua di cottura della pasta rappresenta per loro un fertilizzante ideale, completamente naturale e privo di sostanze chimiche potenzialmente dannose.

Adottare questa pratica comporta benefici che vanno ben oltre il giardino. Dal punto di vista ambientale, riutilizzare l’acqua di cottura significa ridurre lo spreco di una risorsa sempre più preziosa e scarsa. In un’epoca in cui le problematiche legate alla siccità e alla gestione idrica sono sempre più urgenti, ogni piccolo gesto di risparmio acquista un valore significativo e contribuisce a un comportamento più responsabile verso l’ecosistema.

Sul fronte economico, questo approccio permette di risparmiare sui costi legati all’acquisto di fertilizzanti commerciali. Utilizzare materiali già disponibili in casa significa ridurre la dipendenza dai prodotti industriali, spesso contenenti sostanze chimiche che possono alterare l’equilibrio del suolo e danneggiare la biodiversità. Attraverso l’uso dell’acqua di cottura, è possibile garantire alle piante nutrienti completamente naturali, con effetti positivi sulla qualità complessiva del terreno.

Questa pratica può inoltre diventare un’opportunità educativa straordinaria per coinvolgere i bambini in tematiche ambientali. Mostrare loro come il riutilizzo di prodotti apparentemente inutili possa avere un valore concreto nel giardino offre una lezione importante su sostenibilità, economia circolare e responsabilità ecologica. È un modo semplice ma efficace per trasmettere valori fondamentali alle nuove generazioni.

 

 

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