Si chiama Acmella oleracea o crescione del Brasile, è una pianta originaria dell’Amazzonia, che gli indigeni utilizzano come analgesico, e secondo gli esperti del beauty possiede grandi proprietà antirughe. Questa sorta di botulino naturale distende la pelle del viso, regalando nuova giovinezza. Ecco perché la principessa del Galles Kate Middleton, la popstar Madonna e persino l’ex first lady statunitense Michelle Obama lo usano regolarmente. Applicando la Biotulin Supreme Skin Gel, un prodotto tedesco, adatto anche ai vegani, realizzato a partire dall’Acmella (il biotulino), che riduce le rughe e leviga la pelle.
Il segreto dell’Acmella è lo spilantolo. Un principio attivo potente che inibisce la contrazione dei muscoli sottocutanei del viso, facendolo quindi rilassare. Rispetto alla tossina botulinica, che viene iniettata sotto pelle e che quindi ha caratteristiche proprie di un medicinale, l’Acmella oleracea ha un’efficacia limitata nel tempo. La sua azione cosmetica può essere equiparata, quindi, ad altre sostanze naturali che contribuiscono a nutrire e idratare i tessuti come la bava di lumaca e l’acido ialuronico.
Rientrano in questa categoria anche alcuni tipi di peptidi. Si tratta di brevi catene di aminoacidi che rivitalizzano la pelle, favorendo la formazione di elastina e collagene. Ovvero le proteine che rendono l’epidermide più tonica.
L’Acmella oleracea, nota anche come jambu, cresce spontanea nei paesi tropicali e subtropicali, in particolare nel nord del Brasile. La pianta è caratterizzata da fiori gialli con punta rossa e in Italia è coltivata, al momento, solo a scopo ornamentale. Online è possibile acquistarne i semi. Al di là dell’uso estetico, l’Acmella ha importanti proprietà analgesiche e antinfiammatorie, soprattutto per problematiche del cavo orale (mal di denti in primis).
Inoltre, grazie ai composti bioattivi come steroli e flavonoidi, svolge anche azione antipiretica (abbassa cioè la febbre), anticonvulsivanti, antidiarroiche, diuretiche, antisettiche, antimicotiche e insetticide. Nella cucina tradizionale dell’Amazzonia è usata come insaporitore, al posto del peperoncino.